La paura

É una sera tranquilla, silenziosa come le altre, pensieri dolci occupano la mente svuotata per un momento di tutto il resto del mondo, sembra che tutto stia andando per il verso giusto. Eppure ogni volta che raggiungo la serenità, sepolto dalla forza che ho dimostrato fino a quel momento, lotta per riemergere quel sentimento che mi avvisa sempre di un possibile pericolo… la paura.
Nel buio incipiente in cui si immerge la cucina so che è sbagliato, ma le ferite che mi porto addosso reclamano la loro parte di ragione, non posso ignorarle. Capita a tutti, forse è questo a consolarmi. Abbiamo tutti paura quando sta per ripetersi qualcosa che ci ha fatto male in passato, solo che è difficile spiegarlo e allora facciamo finta di niente, accenniamo un sorriso triste davante all’ennesimo messaggio con le parole che avevamo desiderato leggere da tanto tempo e istintivamente facciamo un passo indietro. Nella penombra stiamo bene, perché è la stessa che ci portiamo dentro da tempo, spaventati ora da quella che è la luce del sole che tanto volevamo. É bella, ma ci fa paura. Una paura folle, tanto da trattenerci dal lanciarci nella gioia come fiumi in piena.
La paura è un’arma a doppio taglio: ci avverte del pericolo, ma ci frena anche quando questo è solo apparente. Quando noi crediamo che sia pericolo, e invece non lo è. Senza di lei cadremmo in errori gravi, tratteremmo con leggerezza situazioni che non lo meritano, ci pentiremmo di come abbiamo agito guidati da forse troppa sicurezza. Certamente è positivo lanciarsi in grandi avventure, pieni di coraggio, ma non tutte le situazioni si possono trattare alla stessa maniera, e la paura le discrimina.
Lei c’è prima di un esame a testimoniare che ci importa farlo bene, lei c’è prima di partire per un posto sconosciuto, quando siamo incerti su come ci ambienteremo e di cosa potrà accaderci, abita silenziosa in un angolino quando un rapporto con una persona a cui teniamo si incrina ed esplode quando temiamo di perdere qualcuno che sta al nostro fianco. Misura quanto per noi è importante qualcosa. O qualcuno.
Il coraggio senza di lei non avrebbe motivo di esistere. Coraggio è con quanta coscienza affrontiamo ciò di cui abbiamo paura. L’incoscienza è follia, le due cose non vanno confuse.
Coraggio è quando sapendo di non piacere alla gente usciamo a testa alta lo stesso, fieri di mostrare comunque ciò che siamo e con una punta di orgoglio per non esserci fatti schiacciare dalle opinioni degli altri. E non è per niente facile.
Eppure per quanto io riconosca tutti i suoi lati positivi, non posso che detestare la sua presenza ora, quando per aver letto parole simili a quelle che mi furono dette più di due anni fa ho una paura folle che riaccadano le stesse identiche cose, e mi freno nel lasciare scorrere le emozioni, per ogni passo avanti poco dopo ne faccio due indietro. Per quanto sia giustificata non è corretto che io subisca così tanto la sua influenza. Meno di quattro settimane, posso farcela. Questa attesa è una sfida contro me stessa, io che credevo di non esserne mai più capace.
Credo di non riuscire a spiegarlo, ma sono qui e ci sto provando lo stesso. Come con tutto il resto che sto provando a fare, la ragione è che ne vale la pena. Ho provato molteplici volte a sforzarmi di essere il più lucida e oggettiva possibile, ascoltando le parole del mio sesto senso che raramente sbaglia in condizioni di calma piatta, e ho sempre e solo avuto l’istinto di provare e provare ancora.
Dev’essere insito in me, questa smania di non arrendersi mai, anche se l’ultima volta ho capito quand’era il momento di smettere e pur soffrendo l’ho fatto.
Sarò terribilmente egoista in questo, ma è giusto che le cose vadano in questo modo, che io abbia la possibilità di andare oltre i miei limiti, che io riesca ad arrivare dall’altra parte dell’ostacolo sana e salva, ma avendo fatto fatica, perché nulla di lieto si raggiunge senza uno sforzo e un sacrificio.
E se mi fermo a fissare una foto senza rispondere nulla è perché ancora faccio fatica a riprendere le parole che mi hanno incatenata all’inferno tempo fa senza provare un moto di pericolo improvviso, proveniente dall’inconscio, là dove tento senza sosta di prendere il controllo, ma non arrivo mai.

La pauraultima modifica: 2017-08-12T15:32:26+02:00da jessytherebel
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