Il titolo ovviamente è ironico.
“Adesso mi manda a stendere” è l’unico pensiero che riesco a formulare di fronte all’ultimo messaggio, visto che chiedere a qualcuno se è un po’ nervoso dopo aver sfiorato il litigio è la strada da seguire se si vuole farlo incazzare ancora di più.
Contrariamente alle aspettative, il tono è garbato, cordiale, il mio stomaco non ha ancora capito che mi sono alterata e per ora niente crampi.
Pff, il mio stomaco… Vorrei dire che come mi stupisce lui non sa farlo nessuno, invece devo ritrattare. Volevo quasi cominciare una bella argomentazione sul tema “rapporti tra persone fidanzate e sconosciuti”, ma il solo fatto che se ne possa discutere già mi fa roteare gli occhi in evidente segno di fastidio. Il mio pensiero in breve? 21 anni di gavetta per imparare ad avere un po’ di coraggio e socializzare con la popolazione mondiale non si buttano via per niente al mondo. Non esiste qualcosa che possa pareggiare il superamento di un timore come quello di essere schifata da tutti. Io nemmeno starei a discuterne.
E invece oggi, disgrazia vuole proprio oggi, con tutti i giorni che esistono nel calendario, doveva uscirsene fuori qualcuno a dirmi che “Eh, ma come ti comporti, che hai un ragazzo?”.
Non mi va nemmeno di commentare. Anche perché un’ora di messaggi infuocati sono bastati a farmi passare la voglia di continuare il discorso e mi hanno motivata ancora di più a prendere le decisioni per i fatti miei senza farmi influenzare dalle opinioni altrui.
E così, con lo sguardo fiero di chi ha fatto un buon affare, sono andata a spalmarmi un po’ di burro di karitè nei capelli, senza riscaldarlo tra l’altro, inconsapevole del fantastico mal di testa che trovo al mio fianco proprio ora. O meglio, appollaiato sulla mia testa.
Io lo sapevo. Lo sapevo che quei crampi maledetti di ieri sera mi avrebbero fregato. Lo sapevo che, avendo dormito 6 ore scarse, oggi prima o poi sarei entrata nella fase zombie, e guarda a caso proprio quando devo uscire. Stasera faccio l’una. Qualcuno mi assista mentalmente (specie mentre guiderò in piena notte)
Che poi, queste parole non hanno il minimo senso. La verità è che ci sono rimasta molto male. Se un estraneo mi avesse fatto un’osservazione del genere, me ne sarei fregata, ma se lo fa un amico… Beh, l’ultima cosa che mi va ora è di essere felice. Anche se dovrei, perché motivi ne ho, ecco… questo in realtà è un po’ troppo.
jessytherebel, che come dice il nome è una ribelle. Per cui fatevi sempre valere, difendete le vostre opinioni e soprattutto difendete la libertà