Modelli di riferimento

Oggi vado di articoli brevi, questo per la cronaca mi è venuto in mente mentre mi lavavo i capelli, e dovevo attendere i tre minuti magici col balsamo spalmato in testa. Poetico.

Oh scommetto che tutti prima o poi ci abbiate pensato, la magnifica ricerca del modello di riferimento… Si passa dai genitori ai parenti a insegnanti di qualsiasi genere a che so io. Quando iniziate a pensare ad un personaggio famoso vi consiglierei di chiedervi cosa vi ha spinto a non calcolare la vostra famiglia: rispondete a questa domanda e avrete su un bel piatto d’argento la lista delle cose che non dovrete mai fare nella vostra vita.

Io non è che mi sia mai sforzata a cercare un esempio da seguire, ecco, ho avuto dei periodi in cui ero particolarmente scema da pensare di voler diventare come un dato essere umano già esistente. Evitiamo per piacere, ognuno è diverso dal prossimo e molto volte è un bene che sia così! Diciamo che avere qualcuno che ci ispira è più che sufficiente.

Step numero uno: la mamma. Praticamente una santa scesa in terra, finché iniziate ad essere in disaccordo con le sue scelte. Con i suoi pensieri. Con l’idea che si è fatta di come diventerete. Nein. Mi accorgo ora che è meglio sputare sull’impersonalità e raccontare le cose nel mio particolare caso, così evitiamo tesi onnicomprensive e anche un po’ offensive. Le ultime cinque parole servono unicamente per fare rima. Dicevamo, io non voglio diventare come mia madre perché vorrei pensare un tantino più in grande di quanto non abbia fatto lei. Del tipo che viviamo sul pianeta Terra che è enorme, e casetta non è l’unico posto bello.
Non vorrei nemmeno diventare come mio padre, che ha la tendenza a mettere il lavoro davanti a tutto, per esempio davanti alla famiglia e alla salute e non si accorge di perdere momenti di vita che non torneranno più indietro.
Vi risparmio tutta la lista di zii, zie, cugini e cugine perché ognuno ha combinato le sue, come me d’altronde, e non è ‘ora di discuterne.

Comunque non seguirei nemmeno una che si è rovinata la salute per andare a scuola e ha buttato nel cesso cinque anni di vita sociale per la sua smisurata intelligenza (è ironico), in poche parole, se vedessi la mia vita in terza persona, non esiterei a cancellarmi da ogni possibile lista di modelli di riferimento. Ma visto che questa è la mia di vita, son contenta di quello che ho fatto, perché almeno in minima parte ne sto raccogliendo i frutti, e questo spero valga per ogni persona, anche se non ha la mia stima per le scelte che ha fatto.

Che poi la cosa buffa è che ogni persona che ho pensato di seguire, poco dopo ne ha combinata una bella grossa, e così mi sono detta che forse era meglio smettere, così avrei salvaguardato gli altri dal fare gesta sulle quali non ero d’accordo.

Così a furia di salvaguardare questo e quell’altro sono giunta alla sana conclusione di non prendere come modello nessuno, a parte in un ambito. Il canto, quello ha bisogno di un patrono speciale, o magari anche più di uno, qualcuno da guardare e dire “vediamo come ha fatto a raggiungere quella nota, che ci provo anch’io” e addio insegnanti a pagamento. Questa gente aiuta molto di più ed incoraggia anche: grazie Pentatonix *kiss*

Guardate la foto e annusate il profumo di Grammy Award 😉

Modelli di riferimentoultima modifica: 2015-08-25T19:52:25+02:00da jessytherebel
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