Due gioie insieme

È incredibile quanto possano cambiare le cose nell’arco di pochi giorni. Prima va tutto a gonfie vele, che nemmeno ci fai caso e nell’arco di sei giorni, di cui la metà in totale silenzio (quindi alla fine solo tre), ti ritrovi esattamente con un incubo in mano. Non sapevo nemmeno che esistessero le versioni fisiche di questi grattacapi, che in genere hanno esclusivamente vita notturna, invece quando me ne sono trovata uno a pochi centimetri dal naso ho capito che non c’era via di scampo. Unica strada percorribile: subisci.

Non credo sia lecito rendermi impossibile lo sperimentare due gioie in contemporanea, capisco che sia scorretto nei confronti di quelli a cui la vita va proprio male, ma questa storia che se l’università va bene, la vita privata debba per forza andare a quel paese inizia a stufarmi un po’. Devo forse uscire dal circolo vizioso del mondo universitario? Lo stesso che ti fa le fusa con l’idea del dottorato chi sa dove e inevitabilmente ti rovina la vita sentimentale? Che palle. Sono tre giorni che il mio mood è diventato un gigantesco, ripetitito e scazzato “che palle”. Sono anche tre giorni che spererei di essere abbandonata in un bosco ed essere dimenticata dal mondo intero per cancellare le tracce della mia coscienza, ma aihmè questo non succede. Devo addirittura mettere piede in paese e ascoltare le canzoni che mia madre non sa essere mezze depresse mentre facciamo pranzo, così da incrementare esponenzialmente la mia voglia di lanciare il piatto dalla finestra.

Ma si sa, tra chi scrive lamentandosi per poco e chi tace in silenzio, chi sta peggio è sempre il secondo, quindi se sono qua a rompere i maroni all’internet forse è perché tanto male poi non sto, o meglio, se facciamo un confronto, in questo momento io sto sul bordo di un laghetto a guardare i pesci che sguazzano sotto le carezze di un vento tiepido, mentre qualcuno si trova chi sa dove a marcire di esami di coscienza. Forse, non lo so. Detesto anche questo.

Fatto sta che tra un tentativo di imparare a scrivere uno script su Linux e due pagine di astrochimica, non esiste il modo di ingannarmi a tempo pieno. Prendersi in giro da soli non è per nulla facile: non solo credi poco alle menzogne che ti racconti, il peggio è che sai di aver deciso di farlo! E così, ripetendoti che per ogni problema deve pur esistere una soluzione, cerchi nelle vie inesplorate della tua mente se hai memoria di vicende simili, per trarre qualche spunto, e l’attesa risposta è un sonoro “NO”.

Quindi, per non scervellarmi troppo, sono giunta all’unica conclusione sensata di tutta la faccenda, ovvero che le mie ragioni non valgono un tubo e l’unica cosa furba che posso fare adesso è inventarmi un modo dopo l’altro di ammazzare il tempo, in modo da far scorrere i giorni, lasciare che le acque si calmino e ricominciare da capo, un’altra volta.

Che pazienza ci vuole… e io che credevo di possederne già molta!

Due gioie insiemeultima modifica: 2019-08-15T14:33:31+02:00da jessytherebel
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