Libri <3

Piccola rubrica che terrà conto di tutti i libri letti dalla maturità in poi! Perché dovete sapere che il mio cervello è molto selettivo, ricorda le cose che piacciono a lui e non quelle che interessano a me. E questa lista potrebbe interessare anche voi – voglio essere ottimista oggi.
WHOOPS. Questa storia del voto mi fa brutti scherzi. Sinceramente non mi sento di dare dieci a niente a nessuno. Forse perché so che quelle volte in cui ho preso dieci a scuola è perché mi hanno chiesto le cose che sapevo e non viceversa ed è stata fortuna, forse perché so che la perfezione non esiste e il dieci sembra il simbolo della perfezione. Se così fosse, questa non fa per me. Sono un’esponente della normalità e della pazzia, e nella perfezione non ci credo. Infatti l’ultima volta che ho pensato che una persona fosse perfetta si è rivelata, senza motivo, ciò che di più cattivo potesse esistere. Tristi segni del destino.
Aggiornamento: giungo a conclusione che i libri non sono come le persone, e siccome sono inciampata in un libro fantastico (in entrambi i sensi) e me lo sono divorato con gusto, mettiamoci d’accordo così: il dieci non sarà mai la perfezione, ma sarà un libro strafigo che dovrete per forza leggere se non volete perdervi una fetta di mondo 😛 Sono matta, trasformista, chiamatemi come volete, ma ricordarte che è bene non rimanere fissi con le proprie idee se si vuol dire di essere cresciuti moralmente (e questo si chiama attaccarsi agli specchi).
Nuova idea: libri in ordine decrescente. Se no i pigri non leggeranno mai le cose nuove.
Se dovessi recensire tutto quello che leggo su Wattpad l’elenco sarebbe lungo il doppio… Forse anche il triplo!

26) Profeta di Gibran Kahlil Gibran. Libro regalatomi dalla mia santissima amica che mi ha sopportato tre giorni a Firenze, è un piccolo libricino denso di saggezza che vi consiglio di leggere. Non perché dobbiate prenderlo alla lettera, ma per trarne spunti di vita e magari imparare a sviluppare un po’ di sana critica verso il pensiero dell’autore. Critica costruttiva, s’intende. Mi permetto di notare che mentre la premessa definisce il testo un “breviario per laici” (testuali parole), io trovo che Dio venga nominato un po’ troppo spesso tra le varie pagine, ma a questo punto leggendo la biografia dell’autore viene da pensare che lui intendesse proprio un Dio cristiano. Insomma, al di là della religione, un po’ di senno e di altruismo dovremmo averli tutti quanti, quindi credenti o meno leggetevi questo libricino che si finisce in una sera.

25) Maestra di Lisa Hilton. Libro sorprendente, perché inizia in una maniera per cui il lettore va calmo e tranquillo, tanto cosa vuoi che faccia un’esperta d’arte? E invece siamo proprio fuori strada. Se non siete dei ricconi, tramite questo romanzo, potete fare un salto nel mondo di quelli che spendono 500 euro per un vestito, viaggiano sullo yacht tra un porto e l’altro, partecipano alle aste di quadri. Potrete mettere alla prova le vostre conoscenze in campo artistico perché è proprio su queste che punta l’autrice: se buttate un’occhio alla sua biografia troverete che la scrittrice ha ambientato il romanzo proprio nelle città in cui ha studiato, guarda a caso, proprio storia dell’arte. E forse neanche guardando il suo viso potreste aspettarvi una protagonista così audace… Dimostrazione di come l’intelligenza possa essere usata anche per commettere crimini.
Voto: 8,5

24) Io & Marley di John Grogan. Dire che ho apprezzato lo stile è riduttivo, specie dopo aver letto il libro numero 23. Una storia davvero emozionante che a parer mio cambierà il vostro rapporto con gli animali, intensificandolo. Non si può restare indifferenti alle avventure di John e Marley, non si può arrivare alla fine del libro senza neanche aver versato una lacrima. La storia è estremamente semplice e così vera che con un filo di sforzo sarete catapultati in casa Grogan e verrete lavati dalle bave di Marley. Povero cucciolo, è mica colpa sua se pesa come un bambino! Se non avete già visto il film, correte a prendervi questo libro, vi darà una lezione di vita. Voto: 9

23) Giovani, carine e bugiarde. Cattive di Sara Shepard. Avete presente Pretty Little Liars? Ecco, io ho beccato senza neanche saperlo il quinto libro della serie e ho scoperto che ne esistono ben 16, di cui solo sei sono approdati in Italia (tradotti ovviamente). Non ho idea di come sia la serie tv, ma mi auguro che sia meglio del libro: Nel quinto volume si parla di un omicidio, precisamente quello avvenuto nel primo libro e su cui l’autrice ha avuto da scrivere per i tre successivi. Arrivati all’inizio di “Cattive” viene rimessa in discussione l’accusa contro il presunto assassino, non senza temporeggiare nell’avanzamento del caso raccontando le varie avventure delle ben quattro protagoniste. Quattro è un numero un po’ elevato, e infatti gestirle tutte non è facile. Inoltre ci sono una marea di personaggi secondari in cui ci si può davvero perdere. Ovviamente tutto ciò è perfetto per una serie tv, ma per un libro… direi di no. Parlando dello stile, le descrizioni sembrano una rassegna di case di moda, marche, brand, e per una come me che della moda se ne frega è decisamente superfluo e dispersivo. Okay che queste quattro ragazze sono snob da morire, ma ricordarcelo ogni mezza pagina è davvero troppo! Il libro ha di buono che all’incirca verso la sua metà inizia a trasmettere suspence in gran quantità, illudendo il lettore di arrivare ad una conclusione che sia un vero finale. E invece no. Tutto si chiude nel mistero più assoluto, e dopo qualche ricerca personale ho scoperto che l’assassino verrà scovato alla fine dell’ottavo libro. Storia prolissa come la mia descrizione. Voto: 7,5

22) Scrivere è un mestiere pericoloso di Alice Basso. A questo libro ho dedicato un intero articolo del mio blog, forse per l’amore sconfinato che ho per le 337 pagine profumate di cui è composto, ma anche per l’autrice.
Ecco il link all’articolo: “Non ho resistito alla tentazione”
Voto: 10

21) Un giorno ci incontriamo di Paola Zannoner. Mi ero illusa semplicemente guardando la copertina che questo fosse un libro scritto da un ragazza avente più o meno la mia età. Scopro che non è assolutamente così. Inoltre, il mio sadismo/masochismo mi spinge ad acquistare il romanzo sperando che, raccontando una storia a distanza tra due ragazzi, finisse male. Avevo un bisogno fisiologico di leggere che sarebbe andata male, per via della mia esperienza, che ci sono rimasta letteralmente male quando ho scoperto il trito e ritrito lieto fine. Sarà che l’intento del libro è essere un romanzo per ragazzi. E io ormai sono già nella fase donna acida e scorbutica. Voto: 7

20) David Copperfield di Charles Dickens. Letto sempre quando avevo l’influenza e facevo l’aerosol, in inglese tra l’altro. Questo romanzo vi dimostrerà che anche di fronte alle difficoltà più grosse bisogna continuare a lottare a denti stretti, che prima o poi arriverà qualcosa di positivo o che almeno darà una svolta alla vostra vita. Credo che leggerlo in inglese sia molto meglio rispetto alla versione tradotta. E sapete perché? Solo così potrete apprezzare lo stile di Dickens, e soprattutto trarre giovamento nell’apprendimento della lingua inglese. Voto: 8,5

Nel mentre ho anche letto una “Guida pratica ai fiori spontanei in Italia” e ho vagato per giorni nei prati cercando di ricollegare le piante ai loro nomi.

19) Uomini e topi di John Steinbeck. Letto mentre avevo la febbre a 38/39, non so se rendo l’idea, ma ricordo ancora perfettamente lo stupore provato nel leggere il finale. Questo è uno di quei romanzi che una volta finiti vi obbligano al silenzio per almeno un quarto d’ora, mentre il vostro cervello tenta di elaborare l’accaduto ancora incredulo per come possano essere andate le cose. Assolutamente consigliato. Voto: 9

18) Il richiamo della foresta di Jack London. Letto tra un viaggio in treno e l’altro, un classico che va letto una volta nella vita. Cerco di dissimulare la mia incapacità di raccontare qualcosa di preciso, essendo passati cinque mesi da quando l’ho letto, ma non voglio ingannare nessuno. Ho la memoria corta ragazzi. Voto: 7,5

17) L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso. Partiamo dal fatto che ho conosciuto l’autrice di persona e già mi è piaciuto il suo modo di parlare, oltre che il suo carattere. Ho amato profondamente anche il libro. Mi mancava una storia così, un mix di vita quotidiana, giallo, rosa (ma ben lontano dallo sdolcinato, per mio enorme piacere), echi di liceo e battibecchi in famiglia. Tutto montato a puntino ed equilibrato. E poi la protagonista, Vani. Se esistesse davvero sarebbe già diventata amica mia. Una forza della natura, con la quale condivido certi momenti di profonda cinicità, l’aria molto più giovane, la voglia di vendicarsi di chi ci ferisce malamente (con la differenza che io ci penso, mentre lei lo fa). E poi ha una testa meravigliosa, tanto che pagherei anche solo per incontrare una tizia simile. Per quanto possa sembrare terribile avere un carattere come il suo, a me piace. E anzi, mi affascina a tal punto che me le inventerei tutte per entrarci in confidenza. Ora la smetto, anche perché dovete contare che scrivo tutto ciò dopo aver già rotto le balle all’autrice con un lungo messaggio su facebook. Eppure, non devo essere l’unica che ha questa tendenza al dilungarsi eccessivamente… E ben venga. Voto: 9,5.

16) Il viaggio in Italia di Valentina di Angelo Petrosino. Continua la mia immedesimazione in un bambino. Che volete farci, se uno è scemo deve imparare a conviverci. Comunque per poveri “bugia nen” come me questo libro con tanto di un dispositivo dotato di connessione internet vi aiuterà a sbirciare i posti più belli e famosi d’Italia, così che un giorno possiate partire e andare a vederli di persona, sfaticati che non siete altro! E poi, non sono capace a dare un voto ad un libro così. Anche perché la mia infanzia è finita da un pezzo, e non ho bambini da assoldare per fargli valutare il libro. Petrosino è molto amato tra i piccoli, comunque.

15) A Christmas Carol di Charles Dickens. Primo libro serio che leggo in inglese con tanto di dizionario accanto, perché non si sa mai. Se in fondo il mio scopo è migliorare l’inglese non vedo perché non dovrei soffermarmi di più sul senso che assumono le parole che non conosco o uso di meno. Ogni tanto mi impegno. Vicende personali a parte, un ottimo libro per spingerci ad essere un po’ più civili, visto che sembriamo dimenticarlo spesso… Dovremmo leggerlo tutti almeno una volta all’anno, e non per forza a Natale. Il Natale è un simbolo, certo, ma lo sforzo del lettore dovrebbe essere quello di comportarsi come se fosse Natale tutti i giorni. Mica ha mai fatto male a nessuno un po’ di altruismo. Voto: 9.

14) Il viaggio in Europa di Valentina di Angelo Petrosino. Dopo dieci anni di sosta in libreria, l’ho finalmente letto per intero. Un ottimo libro per evadere dalla sessione invernale… E anche per chi come me non viaggia mai e vuole sapere qualcosa di più di questo mondo. Il risultato è che partirei anche domani per girarmi l’Europa come nel libro, ma abbiamo un piccolo problema (emh, il denaro, coff coff). Mi ricorda tanto quella volta che dopo la simulazione di terza prova avevo fatto fuori un Geronimo Stilton, e capite a cosa può arrivare la disperazione. Comunque dà davvero ottimi spunti per le vacanze, quindi se non sapete dove andare quest’estate, prendetevi il libro, leggetelo tutto e scegliete il posto che vi sembra più magico!
(Io, con tanta coerenza, andrò a Firenze. Colpa di Dan Brown)

13) Ultime notizie dalla famiglia di Daniel Pennac. Un grande ritorno dopo “Diario di scuola”, che avevo apprezzato davvero tanto. Libro capitatomi in mano per colpa di un bambinetto svogliato delle medie, che sperando di leggere poco lo prende in prestito e io nemmeno me ne accorgo. Anziché cancellare il prestito mi limito – con evidente fastidio – a cambiare il nome del moccioso con il mio. Ed è così che dopo un po’ di stagionatura sulla mensola me lo passo in rassegna. Che dire? All’inizio non mi sembrava proprio il mio genere, poi, procedendo, ha riscontrato sempre più successo. Riflessivo, non c’è dubbio. Contiene notevoli ‘perle’ e un finale a sorpresa. Tocca ragionarci un attimo sopra. Voto: 8,5

12) Inferno di Dan Brown. Aspettavo questo momento da mesi. Libro mozzafiato. Niente e come sembra e la tensione resta alta durante tutto il corso del romanzo. Il bello di questo autore è la sua capacità di coniugare mistero e cultura, facendo compiere al lettore viaggi straordinari attraverso le città più famose. In questo libro, le tre fortunate sono Firenze, Venezia e Istanbul. Non credo di poter mai rendere l’idea di quanto sia emozionante per iscritto, come minimo dovreste sentire l’enfasi nella mia narrazione vocale. Questo è ormai il quarto libro di Dan Brown che leggo, e il mio giudizio al riguardo resterà sempre e solo uno: sposami! Ed è solo per come scrive… (è un pozzo di cultura!) Trovo comunque che dei quattro letti questo sia di gran lunga il migliore. Voto: 10

11) Colorado Kid di Stephen King. Ho davvero amato lo stile di questo libro, tant’è che avrei voluto comprare un altro libro dello stesso autore. Storia molto intrigante, un vero tuffo nel mistero, condito dall’atmosfera tranquilla di un posticino niente male nel Maine. Credo che con un po’ di impegno si possano tranquillamente vestire i panni della protagonista e trovarsi proiettati nella minuscola redazione del Weekly Islander, curiosi di saperne di più su un vecchio caso irrisolto… E completamente lontani dall’immaginare la fine della storia. Libro breve e scorrevole. Voto: 9

10) Il regno del drago d’oro di Isabel Allende. Consiglio caldamente che leggiate prima “La città delle bestie”, così non vi troverete sorpresi come me nel capire a un quarto di libro che esisteva effettivamente un “prima”. Il libro fa parte di una trilogia che a parer mio si può benissimo leggere senza rispettare l’ordine, ma visto che effettivamente questo esiste, è bene rispettarlo. Una storia mozzafiato. Giuro che non l’aspettavo, all’inizio sembrava tutto normale, tranquillo, poi tempo tre capitoli e già diventa un problema interrompere la lettura. Indirizza leggermente a credere nell’esistenza di un destino scritto, ma anche a combattere per il giusto, e tutto ciò con incredibili colpi di scena e descrizioni che sembra di guardare un film. Da non perdere. Voto: 9.5

9) Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepùlveda. Uno di quei libri che tutti leggono da piccoli e io no. E devo dire che forse è stato meglio così. Leggere un libro del genere a diciannove anni fa scoprire molte più cose di quante non se ne possano capire da piccoli. Tutti i messaggi che forse passano inosservati a dieci anni, altri dieci anni fanno molto riflettere… Aiutare il prossimo, mantenere una promessa, accettare il diverso… Sono problemi attuali, e se anche solo la metà di noi si comportasse come Zorba, questo mondo sarebbe senz’altro un posto migliore. Voto: 9

8) La scacchiera davanti allo specchio di Massimo Bontempelli. A detta della quarta di copertina è un libro per ragazzi, ma io lo definirei piuttosto un’allegoria vuota? Non lo so, il senso ancora mi sfugge, ho due spiegazioni diverse in mente ed è per questo che ho fatto riferimento alle care e vecchie allegorie… anche se non mi è comunque chiaro il perché di tutta la storia, proprio perché sia stato scritto un libricino così. Ha di pratico che è piccolo e sta dappertutto. Comunque a mio parere, meglio leggersi uno 007. Voto: 6

7) Una brava ragazza di Mary Kubica. Ragazzi che libro, un colpo di scena in fila all’altro! Il libro parte col rapimento della figlia di un famosissimo giudice di Chicago, e tutta la vicenda si snoda intorno al prima e al dopo il ritrovamento, infatti procedendo nella lettura troviamo capitoli sul prima e sul dopo mescolati con gran perizia, che ci portano ad arrivare a due pagine dalla fine senza aver ancora capito bene come siano andate le cose. Una figata. C’è però un problema di fondo: la traduzione. Per quanto sia dettagliata l’analisi psicologica, verrebbe da pensare che anche il lessico sia di un certo livello: in alcuni punti la mia teoria è confermata, ma in altri ci sono delle cadute di stile un po’ inspiegabili. Quindi se siete ferrati con l’inglese, vi consiglio di leggere l’originale, intitolato “The good girl”. Voto: 9

6) La principessa sul pisello di Luciana Littizzetto. (Ammetto di leggere più libri contemporaneamente) Per chi non la conoscesse, la signora in questione è torinese, lavora in radio e potete trovarla anche su Rai 3 insieme a Fabio Fazio la domenica, verso le nove di sera passate. La satira è la sua materia preferita e il libro è una raccolta di brevi riflessioni su questo e quell’altro argomento. Devo dire che a volte la vena critica mi pare un filo esagerata, mentre vi sono momenti in cui c’è davvero da ridere. Libro che si migliora col passare delle pagine, a parer mio. Voto: 7

5) I signori del cielo di Angus Wells. Boh, io ritiro tutto quello che ho detto sul dieci perché questo libro è un capolavoro cartaceo, roba che se siete un po’ bravi con la fantasia potrete concedervi un magnifico film fantasy pieno di effetti speciali della durata di svariate ore, perché il libro è un bel tomo di circa 800 pagine datato 1994. E’ uno dei più bei libri che io abbia mai letto, oltre a farvi fissare per i draghi vi dà anche lezioni di vita, quindi correte a cercarlo… Al solo pensiero che la biblioteca centrale se lo porterà via mi sento male, ma non ci posso fare nulla… Voi compratelo! Voto: 10

4) Il diavoletto di Maxwell di Partha Ghose e Dipankar Home. Affinchè capiate qualcosa serve aver studiato un po’ di fisica e confesso che i cinque anni di liceo mi sono appena bastati, tuttavia alcuni argomenti erano fuori dalla mia portata. Una raccolta di eventi della vita quotidiana analizzati dal punto di vista fisico, una vera leccornia per chi adora questi argomenti! Confesso che sia il terzo libro di fisica che leggo, quindi un po’ ci ho fatto il callo, resta comunque un libro che non andrei a piazzare nelle mani di tutti quelli che incontro. Voto: 8

3) Numero zero di Umberto Eco. Mi mancava un libro un po’ più impegnativo, di quelli che ti devi concentrare ben bene per starci dietro e devi tirare fuori tutte le conoscenze che hai accumulato a scuola per capire tutto. Ma non illudetevi di riuscirci in fretta, volete forse paragonare la cultura di Umberto Eco alla vostra? Un bel libro che apre gli occhi su come funziona il giornalismo, su quanto le notizie possano essere manipolate e su come ci si trovi improvvisamente in pericolo quando si viene a conoscenza di “roba che scotta” e per giunta è anche vera. E in conclusione, per non deludere i suoi lettori, finale tipico da Postmoderno. Voto: 9

2) Le anatre di Holden sanno dove andare di Emilia Garuti. Ci sono quei momenti, o peggio giornate, in cui si arriva ad odiare ogni signolo centimetro della propria vita; e a nostro avviso non c’è verso di sfuggire da quel pessimismo. Sono quei giorni di fine adolescenza in cui bisogna fare le scelte grosse ed è sempre più facile tirarsi indietro. Un libro che mostra che se ne può uscire, ma non da soli. Che sia un libro o una persona, ognuno di noi ha bisogno di qualcuno che ci renda le difficoltà un po’ più dolci. Voto: 9,5

1) Breaktime di Aidan Chambers. L’avessi letto prima del tema sarebbe stato davvero utile. Un’interessante disquisizione sul senso e sulla funzione della letteratura: il patto narrativo fa miracoli, ma sa creare anche confusione. Voto: 8,5

Libri <3ultima modifica: 2015-07-14T19:16:10+02:00da jessytherebel

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