Le aspettative altrui

Accidenti a te, Felicia Kingsley, dovrei lavorare, ma non penso ad altro che al tuo libro!
E me lo sono anche sognato, stanotte. Non credo di aver mai sognato di stare in un libro, nonostante non siano poche le volte in cui ho letto fino all’ora di andare a dormire. O meglio, ho posticipato il sonno per leggere… Ma questo libro è come la droga, quando inizia a fare effetto, non puoi più smettere.

Complice anche il mio stato sentimentale attuale, se sono così impressionabile dalle pagine di un libro, ma non nego che pagherei, anche lautamente, per essere nei piedi della protagonista. Avrei un po’ più di successo che nella vita reale, quantomeno…

C’è di buono che tutto questo tumulto sta forse mascherando l’ansia per la mia sorte di domani, quando tra 24 ore esatte dovrò mettermi di fronte ad una platea e parlare mezz’ora del mio lavoro. E farlo bene.
Dio che odio quando la gente ti seleziona per parlare, perchè sei la più brava. Uno schiocco di dita e piovono aspettative enormi. E così parte la guerra interiore tra la parte di me che vorrebbe volare basso e mantenere un’adeguata salute mentale, e quella che punta a fare fuochi d’artificio e si macina nelle paranoie più disparate. E anche più disperate, aggiungerei.

Insomma, un libro per fuggire da questa situazione oltremodo spiacevole è il minimo. Se poi il suddetto volume è anche incredibilmente emozionante, è presto detto come mai io sia qui a confessarmi al posto di ripetere la presentazione e prendermi il tempo.

Giuro che odio prendermi il tempo.
Detesto che gli altri si aspettano che io faccia un ottimo lavoro.
Voglio essere lasciata libera, libera…

Solo altre 24 ore… e poi mi riprenderò quel che mi spetta, almeno fino alla prossima volta.

Le aspettative altruiultima modifica: 2023-11-27T12:15:55+01:00da jessytherebel
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