Uno sguardo dalla finestra

Sono tornata a guardare fuori dalla mia finestra. Condomini sulla sinistra, l’ospedale sulla destra. Gli alberi hanno ancora le foglie attaccate ai rami, anche se ormai secche, e dondolano al ritmo del vento. Ci sono tre ragazzi che chiacchierano in salotto, proprio in linea col mio sguardo, saltano agli occhi per le grandi vetrate prive di tende del loro appartamento, … Continua a leggere

Jess-sur-Oise

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando mi sono palesata l’ultima volta! Sono tornata in Italia, mi sono presa una tonsillite virale, e poi sono partita per la Francia, direzione Neuville-sur-Oise, che per darvi un’idea sta ad una quarantina di minuti da Parigi e non ha niente a che vedere con la città. Essendo io una Jess, … Continua a leggere

Basta poco

Riappaio in diretta da Barcellona. Mi fa fino ridere chiamare il posto che ormai sento come seconda casa “Barcellona”, perchè nella mia testa è ancora una città turistica lontana da casa mia. E invece… Dal salotto, potrebbe essere un posto qualunque. Non fosse per il vento insistente che fa dondolare le tapparelle e fa più casino di quando si mettono … Continua a leggere

Spagna vs Giappone

Volevo solo appuntare che ieri sera sono andata in un pub a vedere una partita di calcio, per mia scelta. Se non fa già abbastanza ridere così… Però ne è valsa la pena. All’inizio è stato un lungo silenzio imbarazzante, ma ne è valsa la pena. Facevo pure la minoranza, essendo io l’unica italiana del gruppo. Il mio premio è … Continua a leggere

L’ansia e il dottorato

L’altro ieri volevo scrivere un articolo con questo titolo, stasera tuttavia sarebbe più consono trasformarlo in “La pillola, l’ansia e il dottorato”. Vi avviso, non è il solito genere di racconto costituito al 50% di ironia e goffaggine. L’ansia e il dottorato, che bel duo. Il secondo l’ho scelto io, la prima no. Se mai, è stata lei a scegliere me. … Continua a leggere

Tutto di fretta

Tra tre giorni torno a casa. Aiuto. La situazione si è invertita e sono passata dal piangere perchè dovevo venire a Barcellona a piangere perché devo lasciarla. Piango per un aereo che passa, piango per uno spettacolo di delfini, piango per un cane al guinzaglio. Insomma, i miei ormoni si sono presi la sbronza dell’anno. Sono le otto e mezza … Continua a leggere

Panico

* internally screaming super loud * Giuro che la mia intenzione era urlare di gioia, ma dopo i messaggi che ho appena letto, mi viene solo da urlare di paura. Esisterà una via di mezzo tra io che mi prendo una sbandata per qualcuno e provo a fare delle cose carine per farglielo capire e qualcuno che si prende una … Continua a leggere

La calçotada

Sono stanchissima, ho avuto mal di testa tutto il giorno e ho passato più tempo seduta al tavolo di ristoranti e bar che nel letto, ma voglio prendermi due minuti per immortalare un ricordo. Oggi è stato il primo giorno in cui noi del gruppo di ricerca abbiamo fatto baldoria per un giorno intero. Con la scusa di uno sciopero, siamo … Continua a leggere

Me falta un trozo de diente

La vita a Barcellona sta diventando sempre più pazza. Tra paper scritti dal niente a tempo record, colleghi che complicano la vita, tanta voglia di dolci e soldi che temono la sedentarietà della vita in conto corrente, ci mancava solo questo. Avrei preferito esordire con un “me falta un novio”, che tanto non è nulla di nuovo sotto il sole, … Continua a leggere