Le categorie

Oh no! Siete incappati in un testo di filosofia senza accorgervene e magari contro la vostra volontà? Calmatevi, non è filosofia.

Contrariamente a quanto chi abbia fatto filosofia al liceo e abbia trattato l’argomento abbia potuto pensare, non affronterò le categorie aristoteliche e tanto meno quelle kantiane. Che orrore! Già mi tocca portare alla maturità questa robaccia, faccio volentieri a meno di parlarne qui! [qui = in questo piccolo angolo di paradiso tra i pensieri sconnessi del mio cervello]

Non so se avete mai notato l’esistenza delle categorie in questo blog… scommetto che ne facciate un uso più massiccio di quanto non ne fa la sottoscritta. Probabilmente vi sarete anche accorti del fatto che mi dimentico spesso di metterle e in giorni come questo controllo che ogni articolo abbia la sua categoria, visto che ne ho create ben SETTE! Bene, su 31 articoli almeno 8 erano senza categoria, e nei meandri del blog ho trovato anche tre bozze che constavano di solo titolo. Titoli ad effetto però, come “Maledetto Access 2013” o “Due fumate in una sola stanza”, che avrebbero meritato qualche parola dalla sottoscritta.

INFORMAZIONE DI SERVIZIO_ _ _ questo è il 32esimo articolo. Scommetto due cucchiaini di gelato che dimenticherò anche stavolta di mettere la categoria. E sono invece pronta a giurare che perderò la scommessa a costo di ricordarmene.

Indovinate chi sto ascoltando? Troverete la risposta cercando sul web un nome a scelta tra Kevin Olusola, Kirstie Maldonado e Mitch Grassi, perché gli altri due li ho già nominati. Da ciò potete dedurre che sono in cinque e se un po’ di geometria non vi fa schifo ricorderete sicuramente che il prefisso per indicare il 5 era penta-: adesso indovinare è un gioco da ragazzi e potete andare sul sicuro. Io intanto non li ho nominati e ho vinto la mia piccola sfida (nonché mantenuto la mia promessa).

Se nei prossimi tre articoli mi ricorderò di specificare la categoria – soffro di manie di sistematizzazione, ecco perché le ho inventate – vincerò un fantastico premio, ovvero mi permetterò di non leggere il libro di filosofia prima dell’inizio di scuola. Se perderò scriverò in cinque lingue diverse il mio disappunto, facendo un uso massiccio del traduttore di Google.

So già che state pregando per vedermi perdere… Ad essere sincera lo spero anch’io. Alla prossima lettori – immaginari e non – buona giornata!

Le categorieultima modifica: 2014-08-22T16:36:59+02:00da jessytherebel
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