SIGLA: questo è un periodo incerto. Siete piombati in un articolo scritto da chi teme seriamente l’esame di maturità. Anche se dista dieci mesi.
Non so per quale motivo ho sentito il bisogno di scrivere una sigla, quando tutto ciò ha senso soltanto nei video. Ma dato che il lume della mia ragione ha smesso di brillare da giorni, tanto vale gettarsi in preda ad ogni idea, cretina o indecente che sia (notare il giudizio totalmente negativo).
Oggi ho deciso di parlare di ciò che si può definire l’ossatura della realtà, il riassunto delle nostre vite. Abituati a vivere in una società tenuta in piedi da regole – poco rispettate – nella quale spesso emergono novità – non solo tecnologiche… – e circondati sempre e dovunque da situazioni mutevoli, una a caso: condizioni atmosferiche.
Premetto che non sono un’amante delle regole, anche se non tendo ad infrangerne molte… Detesto sopratutto i divieti, quelli che piombano sotto il naso nel momento esatto in cui stavamo per fare quella cosa, o quelli tanto idioti che proviamo ad imporci. Un esempio? Ogni volta che mi metto in testa di perdere un chiletto inizio a strafogarmi di pane e burro o pane e cioccolata. Gli altri giorni? Mai.
Per quanto riguarda cambiamenti e novità, questi sono ben accetti se pensati o programmati dalla sottoscritta, mentre per ciò che giunge dall’esterno il mio naso si arriccia e gli occhi guardano storto. Ma non va sempre male.
Vi riassumo in breve la mia attuale situazione.
a) cerco di non essere ansiosa per l’imminente ritorno a scuola – e non ci riesco
b) vorrei andare più spesso in bici per fare un minimo di attività fisica – la mia maledetta anemia fa capolino
c) devo leggere ancora tre libri e mezzo – vorrei bruciarli
d) se potessi fare qualcosa per non presentarmi mai più a scuola… – non posso!
E’ come se avessi le mani legate. Magari con del bel fil di ferro o peggio ancora con elastici o gomma.
Seconda cosa scandalosa: se non considerate le ultime dieci parole, potete definire l’articolo vecchio di una settimana. Sì, perchè l’avevo iniziato una settimana fa. Ancora mi chiedo come io abbia potuto vivere una settimana senza scrivere, fatta eccezione per una canzone buttata giù tra mercoledì e venerdì. Mi sorprendo da sola.
Dal momento che ho tante belle idee (che c’entrano poco con questo articolo) chiudo qua il discorso su regole, cambiamenti e novità… Sperando che la mia prossima genialata non vi dispiaccia. A presto con un altro spumeggiante articolo!