Come inaugurare un anno nuovo

Come promesso eccovi l’articolo del primo gennaio! BUON 2015!!! Salute e felicità a tutti quanti! *smack*

Ragazzi, mi chiedo come sia possibile essere felici dopo aver letto un così brutto libro! “L’ultimo capodanno dell’umanità” giorno azzeccato, libro sbagliato. Caro Niccolò, ti sei alzato con il piede storto il giorno che ti è saltato in mente di scrivere questo pandemonio? Capisco che la vita riservi brutte sorprese, ma siamo noi i primi creatori della nostra felicità! Dovresti sentirti onorato perché ho interrotto un Dan Brown per leggere te… ma dovresti anche sentirti una merda perché non ne è proprio valsa la pena.
Fenoglio, salvami tu! (Almeno spero).

Già, capodanno. Il mio è iniziato con un forte rumore di botti fuori, un occhio saccagnato dopo averci dormito sopra non so per quanto e non so nemmeno come, mia mamma e mio papà un po’ assonnati sul divano che mi hanno dato un bacio e augurato Buon Anno.

Vi confesso una cosa: non mi piace attendere la mezzanotte per festeggiare l’anno nuovo, sono stata fregata dall’abitudine io. Per me il giorno inizia quando ci si alza e non a mezzanotte. Quindi vedere la gente che esulta solo perché sono cambiati dei numeri su un orologio inventato da noi stessi non rende l’idea di qualcosa di molto sensato. Anzi, proprio per nulla. Per me l’importante arriva quando ci si alza al mattino, quando tutti quanti, chi più chi meno, abbiamo in testa l’idea che è iniziato un nuovo anno ed è un po’ se potessimo ricominciare tutto da capo (falso). Però fa bene questa positività, porta freschezza nell’animo. Infatti anche mio nonno sorrideva stamattina.

Dunque, com’è iniziato il mio nuovo giorno? Merita di essere descritto. Seriamente, perché è così buffo da dover essere letto.
Come tutte le mattine di vacanza la sveglia suona alle 8.00. Arrivo a posporla ben cinque volte prima di alzarmi. MA! Dopo la quarta volta mi addormento meno del solito e sogno. Ragazzi, cosa ho sognato! Roba che più triste non si può? Non mi si insinua nella mente di nuovo quel ragazzo di cui parlavo nei due precedenti articoli? Esatto. Si sta baciando un’altra. E poi mi dice che la tinta dei miei capelli si abbina al colore dei fiori nel cortile della scuola.

1) Nel cortile della scuola non ci sono fiori!
2) Per quale maledetto motivo eravamo a scuola?!
3) Perché si stava baciando la sua migliore amica!?
4) Cosa cazzo ci facevo nel cortile, al freddo, ma soprattutto davanti a loro due??

Voglio credere a Freud e convincermi che i sogni non sono premonizione del futuro, ma rielaborazione del passato. Ed effettivamente ci sta, ho rielaborato avvenimenti e abbigliamenti ed eccomi qua, l’unica cosa falsa è il commento sui miei capelli: il mio es, provando pena per me, tentava di consolarmi.

Decido di alzarmi, un po’ sconsolata, ma sicura di non trovarmi più davanti al naso nessuno dei due. Però c’è qualcosa di strano.. il mio occhio.
Benvenuti a “Chi si è beccato la congiuntivite?” o piuttosto “Come me la sono beccata…” Il mio occhio sinistro ha delle incrostazioni peggio che le padelle sporche della pubblicità e ci vedo più o meno come in tangenziale con la nebbia.
Mitico… *sventolo una bandierina dalla disperazione*

Miracolo vuole che nel giro di un’ora mi sia messa in quadro, attiva, allegra e sgargiante, pronta a spararmi due ore di Robin Hood al computer con i Pentatonix in sottofondo. Ah, la foresta di Sherwood è il mio sogno proibito: se mai trovassi un posto così nella realtà potrei piangere per una settimana. (Ma farebbe bene alla salute?)

Insomma non avere i genitori in casa porta sempre a grandi risultati, specie se è una cosa che si desidera da un po’. La solitudine, il silenzio. Desiderio esaudito. E infatti pranzare insieme è stato bello come non mai. La gorgonzola con il mascarpone e le noci è tutto, se non l’avete mai provata non sapete quanto possa essere buona la vita *bave in giro*.

Tornando a noi, ho inaugurato l’anno nuovo con tre quarti d’ora di guida in cui: ho fatto attraversare la strada a dei pedoni; ho beccato un passaggio a livello; non ho dovuto dare la precedenza nelle rotatorie per ben due volte; ho raggiunto i 70 km/h (ma non lo faccio mai più); ho fatto una tappa al presepe meccanico; un cretino mi ha sorpassato in curva. Sorpassatemi pure, sono d’accordo, ma in curva e con la doppia striscia no, diamine! I pedoni che ti sorridono se li fai attraversare sono tutto, ti rincuorano <3.

Poi mi sono messa a leggere sto libraccio.. eh già. Bene, ora corro a lavarmi i capelli prima che mia madre scopra che sono ancora in cucina a scrivere e la stufa a legna esploda per la temperatura troppo alta…

Siate felici, credete in voi stessi, orgogliosi! Nessuno può buttarvi giù, siete voi i comandanti di voi stessi. Siate un po’ matti, non troppo seri. Fate qualcosa che renda felice chi vi sta intorno: vi darà una gioia immensa.

Buon Anno, jessytherebel #ogginienteribellioni

Come inaugurare un anno nuovoultima modifica: 2015-01-01T18:44:04+01:00da jessytherebel
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