Una moderna Cenerentola

Tre cose prima di aprire il discorso che ha a che fare col titolo.

Primo, vorrei una spiegazione razionale ai continui cambiamenti di questo sito. Davvero, non è un problema per me fare l’accesso in un modo diverso ogni volta, ma almeno ditemi il perché. Così mi metto l’anima in pace, faccio tutta la procedura e scrivo in santa pace.

Secondo: ho fatto seconda e terza e prova di maturità nell’arco di tre giorni, non so se mi spiego. Qualcuno potrebbe obiettare che erano simulazioni, ma non significa nulla, s’è dovuto studiare lo stesso e s’è avuto meno per mate. Cosa che mi porta a credere che non avrò problemi alla maturità, e non perché io ne sia veramente convinta.. ma perché crederlo aumenta l’autostima e abbassa i livelli d’ansia, per cui grazie dell’esperienza! 😉 *giuro che sto dicendo il vero*

Infine… con tutto il rispetto, la telepatia va anche bene, ma mandarmi un video in cui si parla dell’argomento che voglio trattare io oggi mi pare anche un po’ troppo, cara #giuliaodiotuttelescolare! Che poi, siamo sicuri che fosse quello il tuo hashtag? Non lo so, ho mal di testa, sono stanchissima e nel dubbio scrivo le mie quattro cavolate. Poi stasera mi addormenterò mentre farò cena, già me lo sento.

Eccoci giunti all’articolo, woah non ne vedevate l’ora. Adesso, tutti quanti sarete andati come pecoroni al cinema per vedere il film di quella che aveva i diamanti nei capelli e il vestito di Swarovski… io come al solito no! Quindi evitiamo paragoni inappropriati, che qui il film non s’è visto!

Riflettendo sulla mia avventura di dieci giorni fa… – esatto avventura, niente più di un’avventura – pensavo a me che a mezzanotte fuggivo in macchina verso casa… e anziché essere cercata dal principe… Ho ricercato l’amorevole compagnia dei libri di scuola. Esatto gente, mi sono fatta bastare quattro materie e due fazzoletti, e il raffreddore non ce l’avevo ancora. In realtà erano cinque, c’era pure mate…. Va beh, torniamo alla parte interessante del discorso.

Succede così che io cominci a pensare “Toh, sono scappata a mezzanotte, proprio come Cenerentola, su un mezzo di locomozione che era una carrozza un po’ più avanzata, per via di forze maggiori… E me la sono presa nel… Nello zainetto ho ancora resti dei giorni scorsi, forse dovrei mettere in ordine.
Certo non raccolgo la cenere dal camino, ma raccolgo i concetti del libro; non ho una madre e tre sorelle di merda, ma certi parenti che son tutto un programma; non vivo in un castello, ma casa mia è bella grande… (solo dall’esterno, emh).

Bisogna poi aggiungere che non sono così smemorata e idiota da perdermi le scarpe in giro e non ho corrotto maghi per fare la figa per un giorno; sono un pozzo di follia, ma l’altezza non è il mio forte, posso essere sicura e coccolosa allo stesso tempo, ma l’unica cosa che mi sarebbe servita, anche più di un cervello da far invidia ad un’enciclopedia (ci sto lavorando), mi manca. Il teletrasporto signori, la mia salvezza. Ma niente, hanno deciso di non conferirmi questo potere e ho dovuto dire ciao a tutta un’altra serie di privilegi che avrei ricavato dal suo possesso e di certo non devo sottolineare che tra tutte le cose fattibili con questo potere a me una ne sarebbe bastata e non avrei chiesto di più.

Siccome ormai parlo al vento che soffia nella valle e che non torna indietro manco a morire, mi cimento a dir qui quel che mi passa nella testa. Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, mesi o anni, già faccio difficoltà ad immaginarmi matricola universitaria, figuriamoci spingermi oltre, ma il passato me lo porterò dietro sempre e comunque, volente o nolente, e potrei anche fare finta di non sapere più nulla, ma mentirei spudoratamente con me stessa, che non mi sembra il caso. Tra l’altro non sono una di quelle persone che rimane ferma nelle sue ideologie, per cui sono disposta a cambiare idea in ogni momento e ad ogni evenienza. La mia parte di responsabilità si ferma là dove non posso più agire. Una parte delle scelte non si fanno, ma si subiscono, e quelle non hanno modo di essere cambiate. Bisogna imparare a prenderle nella maniera giusta, punto. Chi sa, sa anche come la penso. E io penso che arriverà il giorno in cui inizierò il secondo anno di università, e potranno essere successe tante altre cose in mezzo, ma io prenderò la mia modesta carrozza usata e mi presenterò all’appuntamento senza invito, che sia vicino o lontano, una promessa è una promessa.

Così come non butto via i pezzi più schifosi della mia vita, non butto via nemmeno quelli più belli.

Una moderna Cenerentolaultima modifica: 2015-04-24T15:12:05+02:00da jessytherebel
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