Quindi boh, adesso sono mezza morta. Mettiamoci anche un tema e una verifica di mate e otterrete un cadavere ambulante, così malmesso che non avrà nemmeno più la voglia di mangiare per prendere le forze. Ma così imbecille che stasera son pronta a scommettere che non riuscirà a dormire, mentre ora fatica a stare sveglio sul divano. Un classico.
E così, reduce da una notte in cui avrei pure potuto impegnarmi a dormire un po’ di più e invece, avendo del sano tempo libero, mi è venuta una magnifica idea che ho subito deciso di non attuare, perché puntualmente le genialate di mezzanotte sembrano enormi cazzate al mattino. Specie se vi vengono in mente mentre state tentando di risolvere quel poco di decente che c’è nel problema di mate che avete sotto il naso. Scusate l’espressione, ma non mi sento molto lucida.
Quindi mi è venuto in mente che il buon piemontese è definito “bugia nen”, cioè uno che non si sposta mai di casa, e la magnifica tattica studiata dalla mia diabolica mente — che adesso fa tanto male – è quella di impersonare la perfetta “bugia nen” fino alla fine della prossima sessione estiva, e poi fare in modo di non avere un enorme rimpianto tra una ventina d’anni, ovvero muovere il culo all’occorrenza, che non è mai morto nessuno a farlo! In più è leggermente imbarazzante che io stia leggendo tutto quello che scrivo a voce alta per non perdere il segno. E adesso dopo aver fatto tanta fatica a installare il mouse sul portatile e aver cercato un tappetino senza riuscire a trovarne manco l’ombra, spengo internet e provo a giocare a Robin Hood, sempre che io non mi addormenti prima.
Che giornate odiose quando non si sta bene.