Ogni estate una cotta

Ci risiamo. La cotta estiva è una delle sciagure più grandi della gioventù, perché siccome sei in vacanza e non hai niente altro da fare, ogni momento è buono per pensare al tipo che ti ha fulminato i neuroni. Quest’anno Ferragosto è stato letale. E io che credevo di averla scampata.

Quattro giorni e zac! Oggi vivo in flashback ed è già tanto se non straparlo come un’idiota, o meglio come facevo l’anno scorso. Ma in fondo è divertente, sarà anche una carognata, ma resta pur sempre la mitica cotta estiva in cui dai prova al mondo intero di quante cazzate possono uscirti di bocca nell’arco di cinque minuti, talmente sei sconnessa. E non la prendi sul serio, specie perché se avete la tendenza a fare come me, che trovo tutte le persone più irraggiungibili del pianeta, fate bene a rassegnarvi sin da subito e dire addio a quel briciolo di serietà che avete addosso. Infatti, quando sono seria, la mia migliore amica si prende paura.

Mi sembra un po’ di essere tornata alla medie, quando ero in fissa coi poliziotti e volevo diventarlo anch’io, poi per fortuna il buon senso ha incrociato per strada una fetta del mio cervello e l’ho ha riportato sulla retta via. Sta di fatto che ogni anno miglioro, se vogliamo dirla ironicamente. Sono passata dai personaggi dei telefilm (di polizia si intende) ai cantanti a qualcosa di più vicino. Il rischio qui è che se divento troppo precisa, finisce che mi distruggo la reputazione (quella buona di cui godo presso gli adulti) e i mercoledì, cosa a cui tengo particolarmente e che intendo non rovinare. Ma adesso ditemi se non sono un genio: a furia di fare la deficiente mi sono fregata da sola, e non posso leggere un libro per svagarmi che ci trovo subito qualcosa che mi riporta con la memoria ai giorni addietro. Insomma oggi va così, ed io sola so quanto mi sia difficile tenere il di dietro sulla sedia e non scorrazzare come una pazza con la bicicletta per controllare se lo trovo in giro.

Che poi ora che ci penso l’ho già fatto qualche settimana fa per mettermi alla ricerca di un tipo che ho pensato bene di accantonare prima che potesse iniziare seriamente ad influenzare il mio umore, visto come è andata a finire l’ultima volta, che mi ci son voluti tre mesi per recuperare il senno e altri due per perdere la voglia di vendicarmi in malo modo. Nulla, io ci provo a fare la brava ragazza, ma poi finiamo sempre così: qualcuno mi fa perdere la ragione e io vado su di giri in un niente, e poi la gente crede che io sia pazza. Pazza perché dico “ciao” al micio per strada e non alla gente, e poi chi lo sa per quali altri motivi.

Tornando a noi (che ai mesi passati non mi va più di pensarci), devo ammettere che mi piace proprio tanto il mio lavoro. Ma tanto capite, fare volantinaggio alla festa di paese, ad esempio, si è rivelato un bel passatempo. Ho parlato con gente nuova, spero di aver fatto pubblicità alla biblioteca, ho fatto delle belle passeggiate tra casa e chiesa (capiamoci, non che io ci entri, è che la festa era lì davanti), ho cantato anche per la provinciale in pieno pomeriggio col sole a strapiombo, mi sono allenata a dire “Buongiorno – tenga – prego” a macchinetta… e ho attraversato giusto un po’ di volte la strada… che so… una quindicina…

Ora mi chiamano proprio da là e quindi mollo tutto e mi faccio una bella passeggiata, sperando di non capitare in mezzo alla corsa delle biciclette, che non ho bisogno di passaggi. Piuttosto vado a dare ancora qualche volantino, così sembra che anche io lavori.

La festa della borgata non mi è mai piaciuta così tanto come quest’anno!

 

P.S. Fosse per me vorrei Ferragosto e la festa tutti i mesi, tanto saprei dove passarlo e anche come 😉

“jessythelover”

Ogni estate una cottaultima modifica: 2015-08-17T15:32:20+02:00da jessytherebel
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