Giornata piovosa oggi, piovosa come il mio umore se fossi rimasta da sola.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi perdo a fissare un punto imprecisato dello spazio e non so nemmeno cosa mi sta passando per la testa.
Oggi è uno di quei giorni in cui constato che si può fare tanto, ma solo per se stessi. Che non si può prendere il posto di nessuno neanche se quello implora aiuto in ginocchio aiuto, che pregare serve solo a stare con la coscienza a posto e che con cinque minuti di silenzio si esprime più rispetto che tentando di buttarla sul ridere.
Per qualche motivo mi sento come se fossi riuscita a sdoppiarmi in due, una parte pronta a festeggiare con un’amica e l’altra taciturna accanto ad un altro amico. Solitamente sarei rimasta confusa da questo miscuglio di emozioni e invece stavolta è successo qualcosa di diverso. La prima parte non è andata in euforia totale e la seconda non è sprofondata nella tristezza.
L’atmosfera quieta della mia stanza è perfetta, Ed Sheeran sussurra piano una canzone da Youtube, il mio pensiero di posa su ognuna delle persone a cui tengo di più, nella speranza che una ad una sorridano tutte, all’improvviso, senza un motivo ben preciso, come se fossero davvero sfiorate da un’anima leggera e solare e nonostante ciò che è andato storto sappiano che qualcosa di buono accadrà, per quanto piccolo possa essere.
Andrei quasi a dormire subito, solo per addormentarmi col sorriso sulle labbra, dopo aver dedicato un minuto a coloro che mi rendono piacevoli le giornate, le settimane, i mesi… Una parte di me vorrebbe urlare un grazie a pieni polmoni e abbracciare tutti fino a lasciarli senza fiato, mentre mi basterebbe stare accanto a loro a dividere uno snack.
Vorrei poter dare la colpa a quello che ho mangiato per avermi reso un misto di gioia e malinconia, ma temo che sia dovuto tutto al mio carattere… Ultimamente sta facendo cose strane… Non sono più come prima, ho già detto un mare di volte di essere cambiata a partire dalla fine della seconda liceo, di aver fatto un salto di qualità una volta finito il liceo, ma è di nuovo successo qualcosa e per certi versi non sono più la stessa di prima.
Non sono nemmeno più la stessa persona che ha cominciato il secondo anno. Settembre mi ha giocato davvero un brutto scherzo: nell’arco di tre giorni mi ha sconvolto la vita e mi ci sono voluti mesi per sistemare tutto.
Però ne è valsa la pena. Fare pace con se stessi richiede tempo, ma è indispensabile. Sapere quanto si vale aiuta a superare le difficoltà, saper gestire una situazione complicata senza andare in panico non fa commettere errori. Imparare ad avere pazienza aiuta a vivere serenamente. E confrontarsi con ogni sentimento, positivo o negativo che sia, è l’unico modo per elaborarlo e superarlo.
Non è stato per niente semplice, ma se guardo dove sono arrivata capisco che è giusto così. Ogni momento in cui ho esultato per una vittoria da sola, ogni pianto contro il muro freddo del corridoio, sono valsi a qualcosa.
Ne vale sempre la pena, non dimenticatelo mai.