Premesso che la grafica di Microsoft Office 2013 mi fa veramente schifo, il mio odio va tutto al programma “Access”.
Ho fatto la sua conoscenza in biblioteca, dove io e la mia amatissima collega siamo state *mi chiamano a raccogliere il bucato perchè piove – con il sole ovviamente – rientro in casa e non ci vedo più un tubo* esortate ad utilizzare un programma per registrare prestiti e rientri di libri.
Ora riassumendo: ci danno il programma, ci dicono di provarlo e di segnalare gli errori, il tizio che se ne occupa scompare per le ferie, noi abbiamo il programma e non riusciamo a metterci i dati.
Tra poco sclero. Le ho già provate tutte ma questo maledetto Access non mi carica i dati.
Vuoi la guerra? E guerra sia. Io me ne sbatto del programma e mi faccio i miei lavori in santa pace. Quando “il tizio” tornerà dalle ferie gli metterò davanti al naso il suo simpatico programmino che non si riesce a far funzionare e avrà da divertirsi.
Appena imparo ad usarlo anch’io ci saranno lievi modifiche. Ma giusto un pelo. Roba che sarei disposta a farlo interamente io il programma, se solo sapessi da che parte cominciare.
Certe volte odio i computer. Sono così pratici per alcuni lavori che mi sembra quasi impossibile. Però è come se nascesse in me un sentimento anti-tecnologico e non ci posso far più niente. Eh… il mio complicatissimo ego. Giuro che se qualcuno un giorno riuscirà a metterci un po’ d’ordine (sottoscritta compresa) ve lo metterò per iscritto, qui, davanti all’intero mondo.