I get what I want!

Chiedo scusa a tutti per il titolo in inglese (che significa “ottengo quello che voglio”), ma era davvero necessario. Sono successe due cose molto importanti, una ieri ed una oggi e non vedo l’ora di annunciarle!

Numero 1! Non sembrerà chissà che cosa, ma per me è la fine del mondo: ho stampato due fotuzze (vezzeggiativo di “foto” stile prof di matematica) dei miei cari ed amati Pentatonix e tra le due una è una vera e propria foto! Della dimensione di un A4 circa è stata gentilmente stampata dalla mia Brother MFC-J245 su carta fotografica proveniente da una sottospecie incerta di tecnico del computer, che mi ha provvisto anche di altro materiale (inutile e con una puzza assurda) per la stampa e per la realizzazione di Compact Disc, in gergo CD. Voi direte: tutto qui? No, assolutamente!
La parte migliore sta nel fatto che adesso ho l’equivalente di un santino da adorare proprio sopra la mia scrivania e ciò equivale, per la sottoscritta, a trovarsi di fronte un gruppo di cinque persone a cui raccontare avventure e disavventure. Sempre meglio che raccontarle all’aria carica di anidride carbonica della mia camera da letto.

Numero… 2! Voglio rullo di tamburi, applausi e incitamenti di mezza Italia.
Signori e signore, anziani e giovani, ce l’ho fatta!! Dopo una decina di tentativi falliti nel convincere mia madre (con mio padre nemmeno ci provo) a farmi andare a due concerti a Milano, oggi, la vostra scrittrice pazzerella, ha finalmente comprato i biglietti!!!! 😀 😀 😀 😀 😀

Sì, direi che le faccine possono bastare.
Ci tengo a dire che non ho quasi chiesto il permesso, dato che la mia più che una domanda è stata un’affermazione.
Succedeva una settimana fa o forse anche due che mia madre mi incitasse ad andare al concerto dei Dear Jack, al posto di quello dei One Republic e di Ed Sheeran. Credendo che volesse sostituire solo quello dei One Republic stavo per cedere. Formalmente le davo ragione. Scoperto poi l’inganno e avendoci riflettuto su anche grazie ad una mia amica, non mi sono fatta vincere dai trent’anni in più di mia madre e circa un’ora fa le ho detto chiaro e tondo che stavo per comprare i biglietti di entrambi i concerti. Poteva forse dirmi di fermarmi? No, e infatti non lo ha fatto. A cena ne parlerò con mio padre.

Sappiate che ho voluto bene a tutti quanti, anche a chi ha visto i miei articoli e non si è fermato a leggerli, a chi dopo una dichiarazione mi ha trattato come una merda, a chi ha detto che era contento di essermi amico ma non lo è mai stato, ha chi mi ha fatto del male perché ora sono più forte, a chi ha capito che con me non si scherzava e cambiato comportamento. A chi si è fidato, a chi non si è voltato mai, a chi da lontano mi ispira e mi fa parlare alle fotografie, a chi non ho mai avuto l’occasione di dirlo e a chi l’ho sempre dimostrato. Credo di aver compreso tutti quanti senza nemmeno fare un nome.

Se sarò sopravvissuta alla furia di mio padre vi avviserò, tutti quanti, altrimenti cercate la categoria che vi rappresenta meglio, segnatevici e vogliatemi bene anche voi per due minuti.

La vostra pazza sclerata bruciata storta matta eccetera eccetera jessytherebel.

I get what I want!ultima modifica: 2014-08-14T17:26:12+02:00da jessytherebel
Reposta per primo quest’articolo