Vittima

Oggi mi sono svegliata così, confusa. Non so più nulla, cambio spesso d’umore ed è come se il mondo ce l’avesse con me. Non riesco a combinare nulla, finora ho fatto solo danni. Però una decisione l’ho presa con sicurezza, o forse è solo stata dettata dallo sconforto.

Vorrei cambiare tante cose, dimenticarmi di una bella fetta di gente e di vicende accadute per rifare tutto da capo e al meglio. Me lo ripropongo ogni santa estate. Ho mai cambiato qualcosa? Sì, ma l’estate successiva non mi basta più.

Vorrei alzarmi al mattino ed essere un’altra persona, vivere in un paese che non è più l’Italia e andare in una scuola che non somiglia per niente al mio antiquato liceo. Ma non sarebbe più la mia vita, mi sta facendo schifo anche questa fantasia e mi sto riducendo a credere che tutte le vite possibili siano uno schifo uguale. Schifo la tua, e quella che tu vorresti, perchè non sapresti nemmeno viverci in quel posto tanto perfetto, schifo la sua e quella che vorrebbe lui, perchè si immagina il contrario di quel che è, schifo la mia e quella che vorrei perchè desidererei sempre altro. Non è la maniera di vivere questa. No signori.

Credo che a questo punto sia doveroso aspettare che il mio giudizio torni indietro con la prossima dormita, in modo da far meno danni possibili. In fondo lo so che questa è solo una fase transitoria causata dall’aver visto troppi film (telefilm per essere precisi). Forse dovrei smettere di guardarne. Mi ridurrei ad ascoltare musica e a scoprire cose compromettenti sui miei artisti preferiti, quindi che vadano i telefilm, per quel che passa il convento.

In questo momento non uscirei di casa nemmeno se ci fosse qualcuno di speciale ad aspettarmi. Starei qui chiusa nella mia camera davanti al mio computer per continuare ad incavolarmi con me stessa, visto che idee e fatti combaciano poco nel mio cervello. Ho dubbi persino sul colore delle pareti della mia camera… tutto ciò è disgustoso, imbarazzante, riluttante e odioso. Devo aver detto tutto. Ma ovviamente non ne sono sicura.

Questo è il prezzo da pagare per avere un cervello tanto laborioso, che non si ferma mai, mai e poi mai, neanche sotto tortura! Dev’essere la solitudine a farmi diventare così, la mia lunga solitudine cominciata sette anni fa, quando approdai alla scuola media e cominciai a fare i conti con l’emarginazione. Finisci che a stare da solo ti ci abitui e non sai più abituarti alla compagnia. Finisci per scansare anche l’amore, il mio metodo è fantastico. Dopo qualche giorno di infatuazione cerco automaticamente tutti i difetti di una persona fino a quando non comincio a detestarla e a provarne disgusto. E se dopo un certo periodo di tempo dovessi dimenticarmi della lista dei difetti questa tornerà a presentarsi puntuale alla porta, aprendola senza neanche suonare il campanello. Sono ormai 8 mesi che schivo ogni relazione, perché tutti quelli che mi hanno rifiutato hanno saputo farlo così rozzamente da indurmi a schivare tale dolore un’altra volta.

Ora vivo nell’attesa che qualcuno si faccia avanti da sè e mi dimostri che non tutti si comportano male con me, mentre sono convinta che se fossi un ragazzo saprei far cadere le donne ai miei piedi, tanta dolcezza userei.
Mi sento sbagliata e fuori luogo. Non esco perché c’è gente che mi disprezza e il solo vederli in giro mi induce automaticamente a credere che pensino e parlino male di me. Sono stupida vero? No, sono vittima.