L’ultimo mese da minorenne

Scrivo questo articolo di fretta, con Italo Svevo che mi sta alle calcagna e il tempo che passa tremendamente veloce. Oltre al fatto che tra un mese esatto compirò 18 anni, posso affermare quanto il tempo scorra veloce in questi giorni dal momento che appena comincio a studiare è già ora di andare a dormire. Apro i libri alle tre del pomeriggio e li chiudo alle undici di sera, in un lampo sono volate otto ore. Non è normale… Specie quest’anno che mi sono promessa di studiare giorno per giorno e il premio per il mio impegno qual è? Non avere mai il tempo di fare tutto, cosicché ho cominciato a dubitare di aver sbagliato metodo. E non ho ancora smesso.

Tornando però al tema centrale, ovvero il mio ultimo mese da diciassettenne, tengo a sottolineare la mia convinzione che in questo lasso di tempo tocchi fare tutte quelle cazzate che da quando si acquista un livello maggiore di responsabilità sarebbe bene tenersi alla larga. Certamente è bello avere degli ideali, ma senza applicazione pratica tutto il mio bel contorno di parole diventa una buffonata. Un po’ come un pranzo senza vivande o una torta senza farina: vi sfido a farne una. (Notate i riferimenti “puramente casuali” al cibo).
La mia voglia di trasgressione ha deciso – da sola – di sfogarsi oggi in un’ondata di sovversivismo scolastico, per cui vista l’imminente verifica di italiano, la mia voglia di studiare tendeva più o meno al numero di code di cui è dotato l’essere umano: ZERO. Morale della favola: volevo iniziare i compiti alle tre e mezza e ho iniziato alle sei, dopo due lunghi esercizi di matematica e tre simulazioni dell’esame teorico della patente, finite inesorabilmente male. Tutto ciò dopo aver già ricoperto per un’ora e mezza circa il ruolo di mia madre, uscita per soccorrere mia nonna (adesso è sta bene).

Cos’ho imparato? Mai pensare che una giornata sia tranquilla quando sapete benissimo che la settimana intera non lo è: in un momento di relax potrebbe scatenarsi l’inferno, ed è più o meno quello che è successo oggi. Insomma mia madre ama definirsi “la disoccupata” di casa, quella che “fa solo la casalinga”, ma se manca lei per qualche scoppia un putiferio come non si è mai visto, con circa tre/quattro persone che corrono a destra e manca per fare tutto quello che farebbe lei – e non bastano comunque.

Io intanto vedo di scrivere il più in fretta possibile visto che il mio stomaco comincia a gracchiare, affamato, tra poco sono le sette e di mia madre neanche l’ombra. Seppur io abbia la lampada accesa in camera in questo preciso istante dovete sapere che di parecchie cose non si vede l’ombra… prima tra tutti la fine del mio studio, che si protrarrà oltre la cena da consuetudine, poi la cena, il bagno caldo, un attimo per dormire, un caffè – di quello basterebbe l’ombra per farvi riprendere vista la potenza che esercita sui miei neuroni – un po’ di calma…

Ieri ho ufficialmente iniziato il corso per la patente, ovviamente si tratta solo di teoria, e gli effetti positivi che ne ho ricevuto sono stati: … …. …

Ne ho ricevuti?

Mi ha conciliato il sonno, questo sì, ma non credo che lo scopo principale fosse quello… Comunque sarò facilitata a dormire per ben tre volte la settimana, per mi auguro poche settimane e che mi facciano dare sto benedetto esame al più presto, che tra poco sclero. Ho letto per intero il libro e mi sono accorta che è servito a dimenticarlo meglio, cosa che succede con tutto quello che leggo e anzi ancor più con tutti i film che guardo.

Ora provate a mettervi nei miei panni e a pensare “Come farò a ricordarmi tutte le cose da portare alla maturità?”.

Adesso festeggiate con me.
Se ci riuscite.

L’ultimo mese da minorenneultima modifica: 2014-09-30T18:47:58+02:00da jessytherebel
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