E poi… lo sclero

Io credo che qualcuno mi stia davvero mettendo alla prova… Il prossimo che mi infastidisce fa un volo dal balcone. Su due computer me ne funziona mezzo, mi becco un’ammonizione sul registro perché mia madre non è ancora andata a ritirare i libretti dei voti e delle assenze, la prof di arte spiega mezzo libro di un’ora tanto per darci grane e poi osa anche dirci di non essere affannati?

Insomma se dovessi esprimere il mio dissenso urlerei dalla disperazione, ma non mi è permesso di fare neanche questo pena il rovinarmi la voce (almeno quella teniamola buona) e adesso non riesco nemmeno più a stampare un file. Dovessi mai farvi la cronaca dell’ultima ora il mio sarebbe un bollettino di guerra: man vs computer, che finirà molto presto con la sconfitta di “man”.

Se volete evitare dei guai grossi non ignorate i piccoli problemi, ma risolveteli subito: altrimenti faranno come il mucchietto di neve che, dalla cima della montagna, scenderà ingrossandosi sempre di più a quando arriverà da voi, comodamente sdraiati nella valle, avrete appena il tempo di dire “Oops!” che vi avrà sotterrato.
Questo accorgimento vale in particolar modo per le slavine e per i computer.

E se poi il vostro pc arriverà a negare di avere all’interno un cd su cui state lavorando, andate in un’altra stanza e sfogate la vostra rabbia contro un oggetto che non vi serve più, proprio come farò io tra tre.. due… uno…

Ho avuto pietà di questo aggeggio creato dall’uomo e ancor più di me. Non ho rotto nulla per la felicità di mia madre e anzi sto ammirando il mio portatile mentre corregge il disco rigido… Non so quante possibilità ha di resuscitare, in ogni caso qualcuna in più del computer da cui sto scrivendo.

Che dire? Anche la connessione wireless è morta – ma qui mi salvo con il cavo di rete – continuo ad avere l’accesso precluso a google, youtube e chissà quanta altra roba di cui per fortuna non so nulla, l’orologio continua a segnare il 12 di settembre e io continuo ad avere il cervello in fumo. Come pensa tanta gente quando vede che la giornata va di male in peggio, anch’io dico “Stamattina era meglio se non mi alzavo” pur essendo consapevole degli errori grammaticali dei verbi… Pazienza, questa volta ho deciso io di sbagliare.

Sempre per inondarvi con il mio flusso di positività non posso non citare le verifiche di inglese e chimica che farò nei prossimi giorni, le imminenti interrogazioni di italiano e latino – e anche delle altre materie, notizia che ci verrà data tra poche ore immagino – mio padre con il collare e una ferita sulla testa, il noiosissimo corso della patente, il mio turno in biblioteca, una richiesta di aiuto in chimica…

AIUTO se permettete dovrei chiederlo io, che vedo mia madre giusto quando è ORA di mangiare perché ne succedono così tante che non riesce mai ad essere un momento a casa (ed è casalinga, tanto per specificare che a casa dovrebbe esserci), che se prendo un caffè mi agito e se non lo prendo mi addormento, che se non mi fermo e mi calmo un attimo SCLERO.

Adesso rileggete le parole in maiuscolo e fatevi una risata. Almeno voi. Mi piace rendere la gente felice, farla ridere un po’. Rende migliori gli altri e rende migliore anche me. Allieta la giornata. Fa sembrare tutto un po’ più divertente.

Io vorrei prendere le cose meno sul serio, ma se iniziassi a farlo, finirebbe che tutto per me sarebbe scontato e nulla avrebbe più valore. E allora, pur di avere qualcosa a cui tenere, pago il prezzo che c’è da pagare. Se non altro, vivo.

E poi… lo scleroultima modifica: 2014-10-06T15:39:37+02:00da jessytherebel
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