Commentarii de vita mea

Tipo che la mia originalità si è schiantata contro un bus. Lo stesso che è passato in ritardo a un migliaio e mezzo di chilometri circa, dove abita chi so io, colpa mia.

Tipo che se la pianto di scrivere su whatsapp potrei scrivere qualcosa anche qui. Ma c’è un motivo – il genere di motivo in carne ed ossa che solo mi impedisce il corretto funzionamento dei neuroni – che mi tiene incollata al telefono come una sanguisuga. Sangue, bleah! Facciamo come la colla, e non se ne parli più.

Scrivo qui con un pelo più di autostima riguardo al mio modo di maneggiare le parole e perfettamente conscia di aver avvertito mio padre che il brodo dei tortellini avrebbe potuto aggredirlo. Sì ragazzi, segnatevelo da qualche parte: il brodo può compiere aggressioni. Dopo questa buffa parentesi mi preparo ad affrontare un argomento che causa crisi nell’85% degli studenti, e nell’altro 15% causa pazzia.

Cosa sarà? sarà forse la sveglia che al mattino distrugge ogni anelito di tranquillità e che viene maledetta anche se ha spezzato un incubo? Sarà il traffico che si incontra andando a scuola presto e che causa enormi ritardi (sommati al ritardo patologico della persona tra l’altro)? O forse sarà quel brutto, sconsolato, temuto periodo dell’anno, in cui ogni studente si trova a fare i conti per la prima volta nella sua vita con l’esame di maturità?
Troverete i fazzoletti per piangere alla vostra destra se siete nell’emisfero boreale, alla vostra sinistra in quello australe.

Ma per piacere! Se avete pensato che gli insegnanti parlassero un po’ troppo dell’esame di stato quando eravate in terza, sono pronta a smentirvi: da quando sono usciti i commissari esterni regna il caos.

Ma sapete qual è il vero problema?? Arriverete ad apprezzare ogni buon consiglio dato da chi vi prepara a questo scoglio informe e odiare chiunque altro intorno a voi provi a parlarne, perché mentre eravate intenti a preoccuparvi per i giorni che vi separano dall’ora fatale, i vostri neuroni hanno classificato la scuola con la dicitura maturità, l’università con la libertà (dove farò solo quello che mi piace e balle varie) e i vostri coetanei come fonti d’ansia. Anche i genitori. Anche il cane.

La dimostrazione vivente di questo fatto respira dietro le lettere che scrive, e puntualmente a gennaio e maggio non sopporta più chi le sta intorno, tanta è la pressione che si lascia mettere addosso da un po’ di scartoffie e lavoretti da sbrigare. Questo mostra la consapevolezza dell’errore e la perseveranza in esso. Alla Seneca insomma, so come fare, so di sbagliare, ma a correggermi proprio non riesco.

Domanda: perché tutti, ma proprio tutti gli studenti hanno l’ansia? O il problema è fuori o sta dentro. Ma nessuno vuole leggere un trattato sui motivi del fenomeno e nemmeno io voglio scriverlo. Mi limiterò infatti a raccontare le peregrinazioni per trovare un argomento da portare in tesina.

S’illuminò così il mio intelletto, come d’improvviso, e ricordai le parole di un saggio, che mi suggerì un collegamento con… SENECA!? Basta, quell’uomo è la mia rovina! Ma grazie per aver scritto le Naturales Quaestiones. I <3 you (scherzo, bleah).

Successe così che dopo essermi fissata con l’idea di infilare una canzone di Beyoncé nella tesina, il mio cervello abbia connesso l’originalità col buon senso e mi abbia suggerito qualcosa di tremendamente figo e bello. Curiosi eh…
Che cosa affascina l’uomo da millenni, facendolo stare col naso all’insù, con mille interrogativi, con un binocolo o un cannocchiale o la pretesa di entrare al C.E.R.N.?

L’universo, signori, e quel buon uomo di Giacomo Leopardi – che saluto – mi ha fatto il favore di farmelo notare. Giacomo, sarai sempre nel mio cuore. Specie se l’esame andrà bene.
Quindi mi lancio dalla prof di fisica, entusiasta che qualcuno faccia una tesina d’argomento scientifico, e in secondo luogo mi lancio dal prof di italiano, alla ricerca di un modo per rendere omaggio a Leo, cosa che fallisce, e mi viene venduto Seneca.
Ora: tanto amore e affetto verso Seneca, ma non mi puoi trattare Leo in questa maniera, che poi si demoralizza e finisce che tenta il suicidio prima di vedere l’eruzione del Vesuvio! E senza “La ginestra” come viene in mente a me della tesina?

E niente, Leo nel cuore e Seneca nel cervello, pace alle anime loro e che Dio mi aiuti – qui si aprirebbe uno squarcio teologico da far concorrenza con la loquacità di un oratore – non contento di ciò, arriva anche il suggerimento di scambiare due parole con l’insegnante di scienze. Comandi! E così salta fuori che “accidenti, non c’è più astronomia in programma” “lo so e mi dispiace tantissimo” “però puoi fare le onde elettromagnetiche e meccaniche”. Mi brillano gli occhi. Aggiudicato! Scienze e fisica insieme sono un connubio così bello per la sottoscritta che potrei anche commuovermi.

Wow… L’ho raccontato perché la mia idea è già stata scritta, quindi nessuno me la può fregare. Se però non venite nella mia stessa scuola potete farci su un pensierino, a patto che siate appassionati dell’argomento, di fisica, di scienze e non abbiate timore ad entrare nel campo di un commissario esterno. Io d’altronde sono in ansia per altri due o tre motivi che abitano persin fuori del confine della mia regione e per cui dovrei fare i salti di gioia… Ma io sono stupida e posso agitarmi per cosa voglio.

E’ così bello distinguersi un po’ dalla massa 🙂

Commentarii de vita meaultima modifica: 2015-02-02T16:19:48+01:00da jessytherebel
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