Una piccola cosa

Non credevo che avrei mai trovato il coraggio di scrivere con una visione del genere sotto il mio naso…

Avete urgente bisogno di un riassunto delle ultime 48 ore, anche se chi voglio che legga questo articolo potrebbe raccontarlo da sè. Non so con quanta precisione, ma potrebbe.
Sta di fatto che martedì sera mi sono lanciata nelle mani di un provetto dermatologo per il mio scempio di anulare sinistro, e ne sono uscita con un disastro. Un dito inguardabile. Ma tornerà normale nell’arco di… spero prima di metà aprile, ecco, l’ho detto.

Comunque ho una voragine sul dito e non si rimarginerà presto, fa male ogni volta che la medico e non è presentabile in pubblico. Se poi avete mai avuto a che fare con del Neo Mercurocromo (sempre che si scriva così) avrete anche in mente il colorito del mio dito scavato. Riassunto vuole che dopo una bella anestesia il dermatologo abbia iniziato a bruciare tre verruche e io mi sia alleggerita il dito. Bel metodo no?

Insomma stare faccia a faccia con un tale spettacolo non concilia molto la scrittura, tre ore fa mi stavo addormentando sul libro di letteratura e adesso sono qui a scrivere più sveglia che mai.

Cos’è successo nel frattempo? *faccina da ebete, ammiccante, sospirante* Che cos’è successo? Vi domanderete impazienti e incuriositi… Domandatevelo ancora un po’ che mi piace farvi aspettare.
Nel frattempo vi ascolterete una bella canzone, scelta molto a casaccio da Youtube
http://youtu.be/29GWMT0GB6s

Bravi, vi è piaciuta? Io mi sono fregata da sola, l’ho ascoltata martedì sera mentre ero a Torino, con le luci cittadine che facevano capolino nell’oscurità e mi sono fregata da sola. Da sola, non proprio, diciamo che non è tutta colpa mia…

Può essere che sappiate qualcosa di ciò che è successo negli ultimi quattro anni e mezzo, bene! Perché non intendo riesumare tutte le storie. Sapete che a forza di sbattere la testa contro lo stesso muro finisce che o si cambia direzione o lo si sfonda, ed è più o meno quello che è successo a me in questo ultimo mese. Così quando si smette di cercare una cosa la si trova.

Io ero tutta tranquilla e semi addormentata che mi stavo facendo i cavoli miei, sparando baggianate come al solito, con i jeans in mano e mezzo piede in doccia.
E mi arriva una telefonata. E della doccia non me n’è fregato più niente. Ma zero spaccato. Ora, credo che le cose da raccontare siano quelle che ci fanno riflettere, arrabbiare, indignare, eccetera… E come riflessioni non sta dando il massimo ora come ora.

Per cui mi basterà dire questo: tutto ciò che gli altri possono considerare scontato, naturale, superfluo, diverso o chissà cosa, e per voi non lo è, vi darà una gioia immensa. Qualcuno potrà obiettare che una semplice telefonata non ti cambia la vita e neanche la giornata… Ma ve lo posso assicurare, non mi era mai successo. Una cosa che non ti aspetti da una persona dalla quale non te lo aspetti, la felicità . Quei piccoli gesti che ti fanno sorridere.

Lo so, mi sono espressa da cani, ma capita a volte. Non c’è nessuno che mi obbliga a scrivere bene o male e la forma è l’ultima cosa che mi importa in questo momento. Quello che mi importa è che sono felice, una felicità strana, che lascia euforici e sognanti. Non lo so nemmeno io. Penso che sia sentirsi bene. Non mi ricordavo più come ci si sentisse.

E poi non so quale sia la parte speciale di me, quale sia la parte scomoda. Posso forse essere una persona scomoda, posso forse sembrare tremendamente inopportuna, per qualcuno brutta.

Ma c’è qualcosa che mi fa pensare che il fascino di quella ragazza che tiene un libro aperto nelle sue mani mentre cammina sulla via di casa, mentre il mondo guarda il nulla, sia ciò che mi dia quella particolarità ignorata da parecchi, ma apprezzata da chi ha un cuore più sensibile.

Una piccola cosaultima modifica: 2015-02-19T22:31:37+01:00da jessytherebel
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