Calma le acque ciccia!

Di questo passo cadrò sempre più in basso…

Guardo indispettita l’antivirus, ogni volta non mi fa partire la webcam. O è la webcam che non capisce quando accendersi? Mah!
Comunque scrivo per lanciare un allarme ad una parte di me che si dovrebbe dare una calmata, visto che un trattamento del genere non me lo merito!

Uno passa la settimana a riposarsi e il meraviglioso premio che riceve a fine settimana per aver deciso di impegnarsi nel lavoro scolastico è… un male tremendo che ti piega in due situato più o meno nei pressi dell’appendice senza un motivo.
Vi giuro che per arrivare a battere i denti stavo soffrendo per davvero, non sono una che appena viene sfiorata piange a dirotto. E anzi, so benissimo che quando arrivo a battere i denti è perché sto già vedendo le stelle….

Capita dunque che io stia sistemando gli appunti di latino quando mi sorprende un leggero mal di pancia. E che sarà mai? Me ne sbatto altamente, fin quando mi accorgo che quella sensazione non è il mal di pancia, e dal profondo del cervello il sesto senso urla che c’è qualcosa che non va. Proprio non ne voglio sapere, ma la situazione peggiora lentamente ogni minuto.

Avete presente le luci ad intermittenza dell’albero di Natale? Una volta una prof ha paragonato queste allo studio di una mia compagna (poverella lei…) e io oggi le paragono al tipo di dolore che ho provato. Momento di tranquillità e momento di dolore, e così facendo. Ho tentato di non dire nulla a mia madre, ma non sapevo più come giustificare le smorfie che mi uscivano ogni tre per due, quindi ho poi ceduto.

Dovessi dirvi quanto tempo ho avuto male non saprei dirvelo, so solo che adesso è mezzogiorno e sento ancora delle lievi scosse dal ginocchio a metà costato.
Che bestia è? – vi chiederete a gran voce.
Non ho per voi che una supposizione, d’altra parte non sono un medico, ma ho ben presente gli esiti delle ultime ecografie.

Cosa vi aspettate dalla figlia di un uomo che è già stato operato due volte per via di calcoli renali? A me hanno diagnosticato un po’ di sabbietta in non ricordo quale rene già tempo fa e non mi è nuovo il procedimento di una mini-colica (perché quelle vere e proprie buttano a terra mio padre, quindi devasterebbero me), motivo per cui sono già anche finita al pronto soccorso, il posto che più odio su questo pianeta.

Sta di fatto che dopo aver temuto per la mia buona colazione a base di yogurt al caffè e gocciole, la situazione è migliorata per il mio stomaco, ma non per quel tratto di addome in cui probabilmente c’è la via di collegamento tra rene e vescica.
Il campanello d’allarme comunque è stato chiaro, l’unico modo per capire al volo se è un mal di pancia classico o qualcosa di più allarmante è controllare se avete male alla gamba. Voi mi prenderete per matta adesso, ma vi giuro che il male arriva più o meno fino al ginocchio e vi sfido a camminare ridotti così! Calmatasi poi la bufera, un dolore più lieve si è poi diffuso a macchia d’olio fino allo stomaco e al fondo della gamba, ma comunque non è stato tanto terribile.

Fatto sta che ora, mentre scrivo, ho ancora la gamba dolorante e l’addome che punzecchia qua e là, ma posso dire che il peggio è passato.
Chissà che questo mi insegni a prendermi un po’ più cura di me stessa e a non limitarmi ad un semplice lamento su un blog!

Con tanto affetto, non ve lo auguro mai e poi mai. Specie perché questo è niente, ma finire sotto ai ferri fidatevi che è terribile.

Calma le acque ciccia!ultima modifica: 2015-03-22T12:11:39+01:00da jessytherebel
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