Imma teach you how

Stamattina mi sono passati più o meno nella mente tre o quattro articoli, e mi trovo ora a scrivere senza troppe idee. Curioso il destino!?

Comunque oggi, parliamo di insegnamento, di vari metodi più o meno efficaci e basandomi sulle mie esperienze passate… per lo meno quelle che ricordo! Generalizzando un po’ ricaveremo i vari tipi di insegnanti che si possono avere, magari non tutti i tipi.

IL DISORGANIZZATO – Convinto fino alla fine di aver un buon metodo va per la sua strada accorgendosi di aver commesso un madornale errore solo alla fine. Ripone la sua fiducia “nell’anno prossimo” o lascia agli studenti sotto attacco di mezzo libro. Specie estinta al liceo – per fortuna.

L’ORGANIZZATISSIMO – persona competente in tutto e tutto, non si fa sorprendere da assemblee, scioperi o gite, magari ha anche il pregio di spiegare tre pagine per volta cosicché senza che ve ne accorgiate vi fa studiare bene tutto il libro. E ancora non avete capito come sia possibile che vi somministri tutta quella roba in soli otto mesi scarsi. Magia.

QUELLO TRANQUILLO – Oh, con lui ci scommettereste la pelle che il libro non lo finisce, spesso com’è! Tra l’altro con tutti quei compiti che fissa si consuma le ore per niente… Ah davvero? L’aver saltato da una parte di libro all’altra con un suo particolare ordine logico ha creato solo confusione nella vostra lista mentale di argomenti e con grande stupore a marzo, credendo di essere indietrissimo – solo alla metà del penultimo libro – date un’occhiata alle pagine sottolineate e vi accorgete che è già quasi tutto fatto! E tirando le somme avete il doppio di valutazioni e… il doppio di programma. Solo una domanda: come?

L’AMANTE DEL SILENZIO – Simpatico quando c’è da ridere e scherzare, non sopporta che si dica neanche una preghiera mentre spiega. Però cavolo.. se spiega! Possono pure farti schifo le sue materie ma non può non piacerti come spiega. Studiare a casa certo non è la stessa cosa, le interrogazioni sono un suicidio per chi le subisce e un piacere per chi le fa, eppure… E’ appassionato.

IL VERO APPASSIONATO – Avete presente quelle persone che amano il loro lavoro? Sono il meglio che si possa trovare, in qualsiasi ambito. Questa categoria la vincono decisamente le mie maestre delle elementari. Donne meravigliose, che mi hanno fatto amare la scuola, e che gli insegnanti delle media hanno cercato di smentire. Non è da tutti slegare la materia dall’insegnante, ma vi posso confermare che prima lo fate e più vi salverete la pelle… valido dalla prima media in poi.

LA REALISTA – Ce la mette tutta per insegnare ai suoi allievi il più possibile, ma vedendoli persi come i dannati nell’inferno si lancia in un’esame di coscienza per capire cos’ha sbagliato, tanto più che “dovete fare un esame” senza trovare una soluzione. Glielo dico io, prof, qual è la soluzione: tanti allievi di quelli che si vede davanti dovevano andare al classico, non allo scientifico… E l’hanno ammesso loro stessi!! Ma lei ci tiene ai suoi allievi e ha ragione a spronarci. Lo vedo anch’io che c’è gente con del potenziale che si chiude a riccio davanti a ciò che non capisce subito… Problema diffuso.

QUELLA CHE TI PRENDE DI MIRA. E’ in pensione e insegnava alle medie, quindi se ne può decisamente discutere! Insegnava italiano, storia e geografia alle medie e dal terzo anno era la simpatia scesa in terra. Sarebbe andata bene se ogni tre per due non mi avesse interrogato! E se avesse anche trattato gli allievi un po’ meglio…
Io lo capisco che i ragazzi delle medie sono una specie a sè che non si sa come trattare, perché ognuno andrebbe preso a parte e spronato in modo un po’ diverso, ma quel che mi dico io è: dal momento che si sa che i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono difficili e che sono anni e anni che insegni in questa scuola, ti è mai passata per la testa l’idea di cambiare fascia d’età? Se anche la più brava faceva fatica a contenere gli argini, tu che non sai come trattarci cambia! Ma per carità, dal momento che ti devo sorbire prima o poi preferisco farlo lì, che ti devo sopportare solo per tre anni e non alle elementari che mi distruggi l’idea di scuola o peggio ancora al liceo!

L’INCOMPETENTE DI TURNO – Prima o poi tocca a tutti… che sia un supplente o quello che insegna nell’altra sezione – ricordi delle medie anche qui – quello che insegna una materia che ha mala pena capito da qualche parte lo si trova. Giorni spesi a chiederti cosa ci fa nella tua classe per poi passare al livello maggiore di consapevolezza, ovvero “come l’ha presa la laurea questo qui?” A volte si ha la sensazione che non sapendo rispondere ad una domanda si rischi il votaccio (fonti confermano la veridicità di questo dato) e questo tizio, che lascia agli allievi la cattedra nelle ore di spiegazione, è persino riuscito a passare gli esami universitari! Il mistero veleggia ancora sul mio paese…

LA TIPA CHE COMMENTA. Eccomi. La requisitoria è finita. Mi chiedo a questo punto come siano i professori universitari. Magari sono ancora meglio, o forse sono ben peggio. Nel frattempo… aspetto con ansia la commissione esterna, per dire qualcosa anche su quel fatidico giorni. O forse userò la reticenza come per l’esame della patente? Inutile dire che manca sempre meno…

Ma alla faccia della scuola, il countdown per una cosa molto più importante si riduce sempre più! Attualmente segna -19 e in confronto a quel che deve succedere quel giorno… la scuola non è che un inutile passatempo!!

“Se solo si potesse studiare per curiosità…”

Imma teach you howultima modifica: 2015-03-26T15:48:43+01:00da jessytherebel
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