Sono la mia coscienza

Dimenticatevi del film e delle parole, pensate alla persona che amate, ovunque essa sia, e perdetevi nella fantasia…
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Passi davanti allo specchio, guardando la felpa grigia e i capelli arruffati e ti chiedi un’altra volta come hai fatto, con le lacrime sul bordo degli occhi, ad arrivare a tanto. Ripensi a tutte quelle belle parole e alla bellezza di chi le ha scritte, e non puoi fare a meno che una goccia di rugiada righi la tua guancia. Forse ti vuoi un po’ male, visto che hai attivato la ripetizione sul lettore cd e trai la tua ispirazione dal nodo in gola, ma non puoi fermare un’emozione così potente.
Sei sempre stata una pasticciona, hai sempre aperto bocca nel momento più inopportuno e ciò che tu consideravi una meraviglia non l’ha mai apprezzato nessuno. Poi conosci qualcuno che viaggia sulla tua lunghezza d’onda e ti sembra un sogno. Ma i sogni fanno piangere? Su, lo sai bene che è solo commozione e io sono la voce della tua coscienza. Che tutte le volte che ti stai per scriverlo ti trattengo, e ti gioco gli scherzi più brutti.
E’ paradossale che sia cambiato tutto mentre per gli altri non è cambiato nulla vero? Te ne stupisci sempre, come se dessi per scontato che gli altri ragionino con la tua testa. E invece sai che nessuno ragiona come te, nessuno… tranne lui.

Lui che adesso ti immagini circondato da coetanei in un posto di cui non hai idea, ad una festa, più elegante che mai, e tu vorresti poter essere la Taylor Swift di “You belong with me” per entrare di colpo nel locale e lasciare tutti stupiti. Abbandonare i tuoi panni di studentessa in crisi e di secchiona e darti alla pazza gioia. Mostrare quel lato di te che nessuno immagina e conosce. Perché per gli altri sei sempre la solita, quella tanto innocua, silenziosa…  ma tu sei anche quella che ha la sua arma più potente nella fantasia e quella che ha conquistato con le sue parole. Posso essere me e l’opposto di me stessa insieme. Ma stasera sarò solo coscienza. Pura e vera coscienza.

Anni passati a chiederti cosa c’era di sbagliato perché ti avevano messo in testa quell’idea e c’è chi ancora ci prova adesso… ma tu gli hai tenuto testa e al nemico non solo rimaste che le sue inutili parole blaterate al vento… incapace di dimostrare la sua fetta di ragione perché la verità era proprio quella.

E adesso sei davanti ad una tastiera, le tue unghie tinte di un verde azzurrino, che lanci candide occhiate al cellulare, come se non fosse un oggetto, ma una persona.
E fissi l’orologio perché sai che il conto alla rovescia scende sempre più e ha già sfiorato -16 e anche se ti aspettano ore difficili ti butteresti comunque nella fossa con le ortiche, perché prima le affronti, prima sei vicina al traguardo.

Ma stamattina…
Stamattina era la tipica giornata tranquilla “faccio la brava e studio”, cosa che effettivamente ho fatto, ma con spirito ben diverso da quello incarnato appena adesso. Stamattina godevo di una calma che non conoscevo più da tempo… quasi una sensazione d’onnipotenza… e determinazione. Ma se fossi calma adesso, non sarei umana.

Ma figurati se sono agitata per quel giorno! Disse quella a cui tremavano le mani.

Sono la mia coscienzaultima modifica: 2015-03-29T22:22:10+02:00da jessytherebel
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