Sempre peggio

Quando avrò finito questo articolo saranno le undici passate… di sera… di nuovo. Oggi è stata una giornata schifosa. Ho capito che non posso fare sette cose contemporaneamente, ma nessuno si pone il problema di non farmele fare.

Ormai le cinque ore di scuola sono diventate il relax, mentre i pomeriggi sono alla stregua degli Hunger Games, col rischio che tra un po’ ci rimango accoppata veramente. Non ho mai apprezzato le ore di spiegazione come adesso, storia e filosofia comprese. Sarà nostalgia per il futuro, che a forza di odiarle han cominciato a piacermi e proprio ora che andava bene dobbiamo troncare. O forse se non avessi saputo di dover smettere avrei continuato a sbuffare come prima. Vai a capirla, la mente.

Ma non sono l’unica con problemi di comprensione, visto che sono in compagnia di due fantastiche persone che neanche a scrivergliele le cose, le capiscono. Un grido nel deserto, una bella richiesta d’aiuto fatta ad un muro.

Anzi, se chiedessi aiuto ad un muro probabilmente mi crollerebbe addosso, per levarmi dall’impiccio di dover uscire con dignità da queste giornate. Giornate che giusto per non farsi mancar nulla terminano con un ragno che mi plana in faccia, e io sono aracnofobica. Prima ancora che potessi pensare una mano gli ha fatto fare il volo e poi ho cacciato un urlo da film horror che mia madre s’è presa un colpo e mio padre non so perché non si scandalizza mai di niente. Sta di fatto che ancora adesso sto vivendo nel terrore perché quando è successo avevo appena acceso il pc… E sono ancora sul luogo del delitto quindi c’è da temere. Che poi mi chiedo… ma dove cavolo è arrivato? Perché devi piombare addosso a me?!

Nel frattempo ho anche studiato la parte di rocce e magmi perché sono una studentessa diligente. Con giusto qualche problema nel tenere a bada gli impulsi vitali e dionisiaci dell’es… E poi ho visto una mail. 40% di sconto sui biglietti del treno per l’estate se presi entro il 18 maggio.

Devo lanciarmi in missione o aspettare ancora? Male che vada punterò sulle mie capacità canore e sulla chitarra, trovarsi la sottoscritta ad un palmo di naso deve pur far sorgere qualche domanda, a cui io ripeto la risposta da settimane…

E così si conclude il meseversario (ammesso che si dica così) del concerto, perché solo quello è rimasto da festeggiare, e se questo si chiama festeggiare ho seriamente paura per la prossima volta. Altre grida nel deserto di sabbia…

Fortuna che tra tutti, almeno una persona c’è che ce la mette tutta a starmi vicino, ed è lui che voglio ringraziare. Che se fosse per tutti gli altri, a quest’ora potrei essere scappata via, ma nessuno si sarebbe accorto di niente.

Sempre peggioultima modifica: 2015-05-14T23:12:13+02:00da jessytherebel
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