La vendetta si serve all’improvviso

Dato che mi sono scordata dell’anniversario del blog un mese fa, tento di rimediare oggi grossolanamente con un articolo per il tredicesimo mese. Era infatti il 13 giugno 2014 quel meraviglioso giorno in cui mi venne l’idea di creare un blog… per sputtanarmi ancora di più di quanto già non facessi a voce!!

Insomma continuo su questa strada. E da settembre ne avrò ancora di più da raccontare. Ma piuttosto, sarà legale scrivere con le dita sudate che si appiccicano ai tasti del computer? Comunque mi impegno e vedo di scrivere qualcosa di carino. Suvvia, sono le 21.48, cosa pretendete da una in vacanza a quest’ora? Se dico che ho le gambe che formicolano come se non ci fosse un domani e non aspetto altro che andarmi a buttare nel letto, credereste che io menta. E allora vi dico che sto aspettando di constatare gli effetti collaterali del mio ultimo colpo basso al telefono. Una sorta di hobby che va avanti da un po’ e questa sera ha avuto il suo coronamento – il massimo che si può avere per ora. Una buona, sana e attesa vendetta.

Anche se il piano originario consisteva in: prendo l’aereo e mi piazzo in piazza (eheh!) a suonare fin quando non ci passi davanti per forza per andare in chiesa e non mi puoi evitare e io posso anche usare la chitarra per dartela in testa che tanto è di seconda mano (va letto così, tutto d’un fiato, che è solo l’inizio), abbiamo subito drastici cambiamenti.

Primo: perché mi devo cagare addosso io sull’aereo quando chi la deve pagare non sono io?
Secondo: perché devo spendere 400 euro per una cretinata?
Terzo: perché non posso pensare a qualcosa di più semplice e incisivo?

Quindi, presa da una gran voglia di mollare quattro schiaffi al prossimo e non essendone capace, mi era persino venuto in mente di iscrivermi prima ad un corso di boxe o simili, insomma dove si impara a darle ma anche a difendersi, per poi passare alla seconda parte del diabolico piano e mettere in opera le conoscenze acquisite. Troppo lungo, perfin più costoso di prima. Allettante, ma bocciato. Magari lo tengo di riserva per una fanfiction. Sembra strano, ma tutto quello che penso e non faccio poi lo piazzo in una storia, così esce più verosimile. Tornando a noi, ne serviva un’altra.

Ma come sappiamo, niente più del caso ci offre delle situazioni imperdibili, che se non sfruttassimo sarebbe da dementi, magari il silenzio sarebbe più decoroso ma… no, mi spiace, ma quando uno è stronzo posso permettermi di esserlo anch’io. E cosa c’è di meglio di una bella battuta pungente e veloce come un cinque in faccia, che suona proprio bene come risposta al messaggio precedente? L’ho fatto. Ho risposto a tono. E sono proprio soddisfatta.

E ora, mia bella gente, vi saluto e faccio un giro tra le mie fanfiction, sperando di combinarci qualcosa… detesto lasciare le cose incompiute, figuratevi i rapporti umani.

La vendetta si serve all’improvvisoultima modifica: 2015-07-13T22:05:05+02:00da jessytherebel
Reposta per primo quest’articolo