Vai a togliere l’erba… – 1 agosto

Entrare nell’orto è come decidere di andare a donare il sangue, solo che non ti offrono la colazione e nemmeno aiuti gli ospedali. Sai che ci devi andare e basta, affronti il pericolo a braccia e gambe coperte. Così ti mordono in faccia, dove l’acne non basta ancora.

Finisce così che ti addentri nella selva dopo la pioggia, così non fa tanto caldo e la terra è umida, quindi l’erba si toglie più facilmente. Poi vedi la tua aiuola perfetta, a parte quella rosa cresciuta a dismisura che dovrai prendere il coraggio  e potare un giorno o l’altro. Dopo vedi la prima serra e ti dici che per due fili d’erba nemmeno si noterebbe la differenza. E infine apri la porta della seconda. E inizi a piangere in arabo. Buttiamoci nel pezzetto migliore e non pensiamoci più.
Tocca fare un pelo le acrobazie, per lo meno per quanto possano permetterlo una decina di biscotti appena mangiati, ma appena te la prendi con calma ti giri e vedi l’invasione nelle melanzane. Scorri con gli occhi fino ad arrivare ai sedani, signore pietà. Tocca metterci la testa in mezzo per capirci qualcosa e per scoprire il confine tra erba e verdura, coi ricci ci si impiglia da favola, ma ci sta. Finché con crescente disappunto vedi cosa c’è sulle foglie delle melanzane appena sopra il tuo naso e inizi a pentirti anche solo di essere entrata nell’orto. A conti fatti i sedani sembravano tanto trafficati, ma ci siamo accorti che era tutto a posto… quindi perché non buttare l’occhio tra le due file di peperoni? Ecco, è questo il momento per invocare i santi… E per fare le acrobazie: infilata in mezzo alle foglie con non si sa quale equilibrio, attenta a non pestare le fragole che hanno preso residenza ovunque, come se l’orto fosse tutto loro, e così piene di insetti che prima di sfiorarle ci pensi tre volte, ti ritrovi a guardare le piante di sotto in su, leggermente al contrario… e sempre con la decina di biscotti addosso. E un po’ a destra, un po’ a sinistra, arrivi al fondo della fila. Una distesa d’erbetta da pascolarci le capre, peccato l’essere braccati da ogni lato dalla verdura, e quindi capovolgiamoci pure un’altra volta.

Così vengo a trovarmi faccia a faccia con una bella ragnatela corredata col suo simpatico creatore, per cui mi maledico un’altra volta e mi immergo dimenticandomi momentaneamente della mia fobia o farei meglio a dire impersonando un “aracnofilo” sempre ammesso che esista. 3 secondi all’immersione…

Non contenta di tutto ciò e di una puntura sulla caviglia, una sul sopracciglio e preferisco non nominare gli altri posti, decido che c’è ancora tempo per lanciarmi tra gli zucchini e cantare il medley di Beyoncé. Le zanzare mordono e le braccia prudono, quindi perché non farsi grattare dalle fogli degli zucchini? E’ piacevole dopotutto… Ecco, evitate per piacere. Se subito pensiate che sia piacevole, dopo un quarto d’ora scoprirete che non lo è per niente e vi sembrerà di esservi rotolati nelle ortiche. E che non succeda nemmeno questo. Aspettate poi di finire sotto l’acqua e vedrete com’è bello il cielo stellato in pieno giorno. Un classico. Però poi basta, decidete che ne avete abbastanza e prendete la saggia decisione di tornare in casa e farvi una bella doccia. Salvo trovarci una zanzara dentro, anche lì…

jessytherebel, “a ginius”

Vai a togliere l’erba… – 1 agostoultima modifica: 2015-08-10T22:13:55+02:00da jessytherebel
Reposta per primo quest’articolo