Ma ha un senso?

Ragazzi, il mio blog mi invita ad iscrivermi al blog medesimo per riceverne gli aggiornamenti. Penso che sia più triste di chi condivide un post su facebook e poi si mette ‘mi piace’ da solo.
In ogni caso, il breve articoletto di stasera racconta di come nella famiglia ci sia qualcosa di strano e di come sia impossibile che le persone siano perfette. Perché quando vi sembrano tali qualche problema ce l’hanno sempre, compresi i vostri idoli ed il vostro ipotetico fidanzato/a o simili.

Quinto giorno consecutivo di mal di stomaco per la mia povera anima e mia madre che sbuffa dicendomi “Quella non è influenza, è ansia” mi fa prendere le gocce di calmante e io finisco mezza rintontita e quasi addormentata, tanto che sto quasi per addormentarmi e giustamente mia madre si incavola perché dovevo uscire e in quello stato, ovviamente, non esco più. Logico. La cosa che poi mi fa salire di più il nervoso tra tutte è che io mal di stomaco non ce l’ho più avuto, anche se mi sentivo mezza rincoglionita, e non so se mi convenga di più ammetterlo o raccontare di essere stata maluccio come al solito.

Mia madre continua a lamentarsi perché non esco. Bene, vuoi che esca? Perfetto. Alle cinque mi infilo la giacca, prendo il mio mp3 ed esco. Senza specificare la destinazione, ma soprattutto lasciando il telefono a casa. Così prova pure a chiamarmi, tanto non ti sente nessuno.
Mi concedo una passeggiata fantastica tra gli alberi e i campi tinti d’autunno, mi godo anche il tramonto e il calare della notte direttamente dalla piazza principale e per non farmi mancare nulla vado nel punto più alto del paese a vedere lo spettacolo dell’aeroporto di notte. Fortuna vuole che un aereo decolli nel frattempo.
Torno a casa e vengo assalita da un “Ma ti sembra questa l’ora di tornare a casa?”.

Sono le 18.05.

Sgrano gli occhi incredula. Prima ti lamenti che non adesso, e adesso ti lamenti che sto fuori troppo, trova un compromesso! Una roba del genere fa lo stesso effetto di quando hai uno spartito con un fa diesis in chiave e mentre lo suoni ti accorgi che davanti ad ogni singolo fa c’è un bequadro. Che senso ha? Leva quel diesis che facciamo prima. No.

E adesso me ne torno in cucina che sarà la quarta volta che mi chiamano per cena. Ma chi se ne importa. Per beccarmi le occhiatacce di mia madre preferisco almeno averla infastidita per davvero, e non beccarmi a casaccio i suoi sbalzi d’umore senza muovere un dito.

D’altra parte è giusto. Tutti abbiamo le nostre giornate no. Ma allora io ho anche il diritto di scrivere certe stramberie nel mio pezzetto di paradiso.

Ma ha un senso?ultima modifica: 2015-11-08T19:54:05+01:00da jessytherebel
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