Altro che buongiorno!

Prendiamolo per un dato di fatto: non è che se diciamo buongiorno a qualcuno, poi a quello la giornata va bene per davvero. Certe volte, anche se riceveste il buongiorno del papa, fino a che non scatterà la mezzanotte sarà un macello comunque.

Mi sembra chiaro adesso che ieri non sia stato proprio il prototipo di giorno da andare a sventolare in giro come memoria delle proprie gesta. Eh no.
Andava tutto bene, ma intendo proprio tutto nella norma fin quando non ho messo il piede fuori dalla metropolitana e sono salita sulle scale mobili. Contando che la mia cara compagna d’avventure era dietro di me, devo ancora scoprire quale forza esterna mi abbia indotto a girare la testa di novanta gradi verso destra, dove c’era.. niente c’era, il massimo che potevo vedere era la metro che ripartiva, e infatti…
*stendiamo un velo pietoso su di me*
E’ proprio lì che ricominciano i guai. Non chiedetemi una spiegazione razionale a questo fatto, ma ho verificato con altre ragazze che effettivamente succede così: quando rivedi il tuo primo ex fa sempre uno strano effetto. Precisamente mi si è bloccata la circolazione, e forse sono anche sbiancata, solo che già sono pallida di mio e quindi certe cose non si notano tanto su di me.
Quello che mi ha ammazzato di più psicologicamente, in realtà inizia già dal giorno prima.

Perdo il 10N due sere fa perché troppo pieno, decido di salire su quello successivo. E su quello successivo trovo: una compagna di classe del soggetto sopracitato, un altro tizio che faceva il giornalino di istituto con noi, e quando arriviamo in stazione, proprio per mettere la ciliegina sulla torta, anche il tipo per cui avevo lasciato il soggetto sopracitato. Che bella scena! Ma se per quel giorno almeno ho mantenuto la calma, dalla notte in poi non è più stato così.
Quando sogni una cosa e poi accade veramente ti senti proprio da schifo. Soprattutto se sono le cose di cui non ti frega niente a capitare. Infatti mi sogno di incontrare questo ragazzo e ieri effettivamente è successo.
Salto momentaneamente tutti gli eventi accaduti nel mezzo per arrivare a stanotte.

Mi è stata concessa, come mi sembra lecito, una notte tranquilla e all’insegna della calma. Ho sognato, sì, belle cose però: io che stavo in compagnia di uno dei miei cantanti preferiti, suonavano, cantavamo, ridevamo… Non avete idea di quanto potrei pagare per farlo veramente. E ora mi chiedo: la notte prima ho sognato dell’incontro ed è successo. Ma magari far capitare anche questo?

Già che oggi è giorno di biblioteca, se solo abitassi a Greenville (e la mia migliore amica capirà) avrei una mezza probabilità di vedere il mio sogno realizzato. Ma posso vivere tranquilla, tanto i Pentatonix sono in Giappone, mentre io continuo a girare sempre negli stessi quattro chilometri quadrati. E poi ho anche un’ora di ripetizioni questa mattina, quindi sarebbe opportuno che mi schiarissi la mente per poter insegnare al meglio.

Ma torniamo a ieri. Avete idea di cosa significhi non saper più bilanciare una redox? Non saper contare?? Bom, nemmeno le cariche, -2*3 + 6 faceva magicamente -1, e quel povero azoto fortuna che non parlava perché altrimenti mi avrebbe mandato a quel paese.
Matematica poi andava abbastanza bene, ma dopo le cinque e mezza l’aula si è trasformata in un agglomerato di persone che tentavano di tenere gli occhi aperti e capire come calcolare l’angolo tra due piani, tanto che il prof, accorgendosi delle nostre facce, ci ha pure fatto uscire in anticipo.

E poi mi è ancora venuta la meravigliosa idea di fermarmi a salutare un ragazzo, per cercare in qualche modo di recuperare l’uscita di oggi che appunto non si fa.
In poche parole oggi tenterò di riprendermi a colpi di redox ed equazioni di piani nello spazio a manetta.

E se il metodo funzionerà ve lo consiglierò per i vostri drammi.
Anche se, personalmente, vorrei tanto cantare Rose Gold con il mio amato Mitch Grassi.

Altro che buongiorno!ultima modifica: 2015-11-14T09:25:53+01:00da jessytherebel
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