L’imbarazzo

Ora la smetto di cianfrignare su facebook e mi metto a scrivere.
Volevo iniziare l’articolo annunciando:”Sono una studentessa, ma prima di tutto un detective!” finché dopo accurate ricerche ho scoperto che non ho trovato ciò che avrei voluto. Fare l’impicciona non è mai facile, dovrei prendere lezione dalle vecchiette di paese… Comunque, ecco qui una dimostrazione di quanto posso essere imbarazzante mentre vado e torno da lezione.

Una ragazza racconta… di un po’ di gente casinista il giorno prima sul treno e citando i commenti di una sulle guide notturne, dice tali parole “A me non piacciono le guide di notte, non vedo neanche dov’è il cambio della macchina!”
Alché dopo le consuete risatine dovute all’affermazione, c’è qualquadra che non cosa, perché io rido un po’ troppo, e con molta fatica, cercando di soffocare il più possibile la voglia di ridere, commento con “Se non riesce a trovare il cambio di notte, non voglio immaginare il resto!!” che detta così parrà pure innocente, ma dopo la carrellata di doppi sensi detti e sentiti tutto il mattino fidatevi che non lo era. E se ci penso rido ancora adesso!

Questo e altri episodi simili ogni giorno sul treno delle 13.43 in partenza da Torino Dora!

Quanto al casino che ho fatto con le pagine del blog prometto che sistemerò tutto di stasera. Ahah, ma non scherziamo, mi ci vorrà un mucchio di tempo, perché dovete sapere che le cose mi vengono sempre in mente una volta che ho spento il computer, e poi se un giorno lavoro, uno ho sonno, l’altro sono in biblioteca e oggi finalmente ho trovato un attimo per fare sta roba, come può il lavoro procedere spedito?

Il problema peggiore tra tutti è che avrei voglia di studiare e fare tanti esercizi, ma il mio cervello decide che non è il caso di impegnarsi più di due ore al pomeriggio, sebbene io abbia due libri che traboccano di esercizi, uno dei quali pesa ben 2 kg. E che ovviamente alloggia giorno e notte nella libreria, che se me lo mettessi mai nella tracolla finisco per terra e non mi rialzo più. E a proposito di mille impegni, volevo fare qui un piano della situazione per rendermi conto che c’è qualcosa che non quadra nel mio cervello, a voler fare tutto nel limitato tempo di 24 ore giornaliere.

1. Leggere
2. Lavorare a maglia
3.Dare ripetizioni
4. Gestire la biblioteca
5. Studiare chitarra
6. Studiare pianoforte
7. STUDIARE
8. Scrivere articoli del blog e fanfiction
9. Riflettere sulle fonti di ansia e debellarle
10. Fare attività fisica

IL DISAGIO. Principalmente perché se come me tendete a fare le prime otto cose e a scartare le ultime due vi ridurrete ad un fascio di nervi che prima o poi esplode. Facile. Accumuli e scarichi. Ma il punto è come e quando, perché ogni volta il corpo trova una modalità diversa, che va dall’attacco di panico all’acidità di stomaco, alla nottata in cui non è che dormi, sei andato di tua volontà al supplizio. Non va bene. Quello che mi chiedo è se esista il modo di fare tutto. Quello che mi frega è che vorrei fare tutto bene. E per fare le cose bene ci va fatica e dedizione, e tanto tempo.

E se penso che io non esco praticamente mai nel fine settimana, mi si ingarbugliano ancora di più i neuroni. Il giorno in cui inizio a uscire con un ragazzo mi crolla il sistema. Così prima di ritrovarmi ad affrontare questa situazione cercherò di trovare una situazione… Anche se di questo passo avrò tutto il tempo che voglio per riflettere!!!

L’imbarazzoultima modifica: 2015-11-19T19:02:29+01:00da jessytherebel
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