Libro 3101?!

E’ giovedì mattina e io sono accoccolata sul divano con tanto di copertina e cd natalizio perché… Perché non è sempre così comodo essere una ragazza e a volte ti riduci a rotolare dal mal di pancia per cosa? Perché la natura ti ha concesso il super potere di avere figli… Era meglio non averlo. Tanto più che il mio istinto materno è pari all’acqua che c’è nel mezzo del deserto. Inesistente. Comunque la pianto di annoiarvi su questo argomento, che di sicuro non interessa a nessuno.

Ieri è stato giorno di biblioteca *cuoricini in giro* e per una topa di biblioteca come me significa che è arrivato il momento più lieto della settimana, e anzi spesso me la salva in corner. Fatto sta che i giorni passano, ma le colonne di libri da catalogare non finiscono mai. Sarà che nel mese di settembre ne sono arrivati all’incirca 400 e, tra i normali impegni di gestione e quelli extra, non si può stare sempre a pc a scrivere.

Perché dovete sapere che nella misteriosa biblioteca di San Francisco at Land capitano molte cose strane. I computer si svuotano, compaiono televisori dal nulla, le cimici e le mosche ci costruiscono casa e le piante si atterrano da sole. Splash! Due ne avevamo e ieri abbiamo trovato la seconda a terra, falciata alla base in una maniera insolita per una pianta che sia caduta, piuttosto sembra esserci lo zampino di un uomo. E così tra biblioteca, ufficio vigili e bagno disabili abbiamo allestito un’unità di pronto intervento e ora la pianta è a bagno nell’acqua, vicino ai cassetti, e se qualcuno me la tocca prendo le forbici da potatura e faccio io un giro in comune. E preparatevi perché solo i miei hanno visto come divento aggressiva con quelle in mano. (Come ridimensiono io le piante non lo fa nessuno)

Ricomincio a catalogare i libri. Ad un tratto arriva una ragazzina a cui so che piacciono Stilton e Petrosino e non perdo l’occasione di metterle tra le mani l’ultimo libro di Stilton, inseguimento a New York, che stavo per mettermi io in borsa talmente era figa la copertina. La copertina, ragazzi! Dicono che un libro non si giudica dalla copertina, ma vi sfido ad essere attratti da una copertina insignificante… Ci sono libri che non appena li guardi, ti vien voglia di leggerli. E poi per fortuna c’è un po’ di buon senso che mi ricorda che ne ho ancora uno da finire a altri 18 sulla mensola, comprati dalla sottoscritta. Aiuto. Spero almeno di finirli entro la laurea, tanto più che due mi sono stati regalati per il 18esimo compleanno e altri son lì da prima ancora, tre sono del mio amore Dan Brown (che se la moglie lo piantasse me lo sposerei io, ma non penso che una qualsiasi donna intelligente lo lascerebbe mai, pozzo di cultura quale è *.*) E ora mi viene un dubbio: che io abbia un debole per gli scrittori oltre che per i musicisti? Se lo scopro, lo scriverò.

Sta di fatto che segno a computer il prestito del libro – catalogato da qualche minuto – ed esclamo:”Libro 3101?!” in mezzo ad un ‘wow’ generale per essere arrivati ad una tale cifra. E poi dicono che abbiamo pochi libri… alla faccia! Ci sono ancora 4 scaffali da catalogare, e anche 4 scatoloni! Bom, abbiamo preso il volo.

Io non ricordo di aver mai avuto tanta determinazione in vita mia. Mi sono messa in testa che la biblioteca doveva rinascere e senza farmi tante paranoie, settimana dopo settimana e con l’aiuto di una valida collega, nonché migliore amica, abbiamo rimesso insieme molti tasselli della storia e abbiamo ripreso un bel ritmo. Non intendo raggiungere nessun traguardo: semplicemente prendo le cose come vengono e cerco di organizzare le priorità nel miglior modo possibile. E poi è bello non dover prendere decisioni da sola. Siamo in due, ognuna con le sue idee e cerchiamo di fare sempre la cosa migliore. Scegliere da soli non è per nulla conveniente: rischi di incanalarti troppo sui tuoi gusti e finisci per dimenticare che magari alla gente piace altro.

E’ bello discutere su come mettere i libri, sui giorni di ferie, sulle decorazioni e sulle iniziative. E’ bello mettere la musica quando non c’è nessuno e ridere come delle cretine solo a guardarsi negli occhi. E’ bello vedere che c’è qualcuno che apprezza quello che facciamo, anche se non abbiamo nessuno stipendio. E anzi, forse la parte più bella è proprio questa: che essendo una mansione slegata dal denaro, ci rendiamo davvero conto di quanto ci teniamo, perché tutto quello che facciamo è fatto col cuore e per il bene nostro e degli altri, senza il minimo pensiero di un guadagno materiale. Che poi, a conti fatti, un guadagno ce l’abbiamo eccome, e anche enorme: siamo a contatto con una quantità impressionante di informazioni, potremmo farci una cultura spaventosa con tutti quei libri, conosciamo autori, titoli, generi, conosciamo persone nuove e ci confrontiamo con gli adulti, con segretarie, assesori, vigili e anche il sindaco!

Era iniziato tutto come un gioco, e ora è così importante che non so nemmeno descriverlo.

Libro 3101?!ultima modifica: 2015-11-26T09:00:19+01:00da jessytherebel
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