Cristallo in frantumi

Inizi con una puntina, un mal di testa che non va più via, le puntine diventano tante e ogni giorno ne trovi di nuove. Il mal di testa torna ogni due giorni, quel sorriso che avevi sempre sparisce, e tutto diventa un po’ più grigio. Sei spesso di malumore e ti perdi con facilità nei tuoi pensieri. Vai giù, sempre più giù, e speri che qualcuno venga a salvarti, ma in fondo sai che nessuno capirà, e che l’unica persona che può aiutarti sei proprio tu. Ma le persone da cui vorresti un minimo di attenzione continuano a non vedere nulla. Il sole batte sopra i loro occhi e li acceca, o forse saranno nuvole anche per loro. Ma nessuno nota nulla, e sei sempre tu, contro i tuoi mostri di carta, un’infinita battaglia che il più delle volte è persa.

Sarebbe bello poter fare il totale ogni tanto, e ripartire da zero. Ma fa paura fare il totale, perché chi sa che potrebbe succedere. Eppure dicono che c’è un punto oltre il quale non si può scendere, che una volta raschiato il fondo riemergi.
Stamattina ho raschiato il fondo del barattolo del miele, ma una volta arrivata al fondo non c’era più niente. Anche se lo so che quando tocchi il fondo riemergi, prima che succeda ho sempre qualche dubbio…

Come state adesso? Ora che avete forse provato ad immaginare in quale penoso stato ci si possa ridurre in pochi giorni, c’è bisogno di dare una svolta al carattere che sta prendendo questo articolo. Riemergere, o almeno ci provo.
Ma dunque, cosa mi ha ridotto così male? Principalmente pensieri negativi, e anche assenza di motivi per cui essere allegra. Non dico felice eh, normale ecco. Tranquilla. Ma si sa che i giorni in cui godo di tranquillità non sono così tanti al mese e non so se mai aumenteranno. Nel frattempo, vediamo di non toccare il fondo proprio stasera.

Nelle ultime 24 ore le uniche tre cose belle che ho visto sono:
– il professore di matematica, che è sposato
– il vigile di cui ho parlato parecchi articoli fa, che è sposato
– un personaggio interpretato da un attore che ovviamente non ha lo stesso carattere del personaggio e su cui non voglio neanche cercare altre informazioni…
Insomma allegria. Mi ci vorrebbe un bello scossone. Un innamoramento, di quelli leggermente fulminanti, che ti ammazzano il 50% di neuroni attivi e te ne lasciano sani giusto l’indispensabile per le funzioni vitali; di quelli che ti rimbambiscono così tanto che poi ti sembra tutto bello, anche la nebbia a mezzogiorno.
Uno di quelli che studi come un dannato per ricavarti un po’ di tempo con la persona con cui vuoi stare, che pure se sei mezzo morto trovi la forza di uscire la sera in pieno inverno e il tuo organismo è talmente fuori come un balcone che si dimentica pure di dare retta ai microbi e non ti fa nemmeno venire l’influenza. Giusto perché tra microbi e difese immunitarie erano tutti impegnati a vedere come procedeva la serata che nessuno si è preoccupato di fare il suo lavoro.

Una di quelle cotte che ti sembra di aver ingoiato mezzo chilo di farfalle, che ti salta la pelle d’oca come niente e che sai a cosa pensare quando vai a dormire.
Mentre io comincio pure a non prendere più sonno… E menomale che sta settimana ho lezione al pomeriggio.

Poi in aggiunta a tutto ciò ci sono anche gli incontri simpatici che si fanno in giro. Premessa: sul treno possono capitare due cose sgradevoli. La prima è non trovare posto a sedere quando ti sembra di avere piombo nelle chiappe e la forza di gravità ti tira giù come niente, la seconda è trovare posto vicino a qualcuno che già non ti sta particolarmente simpatico, e poi quando apre bocca ti fa solo salire il nervoso.
Personcine con una vita talmente interessante che non sanno raccontare nient’altro che i fatti degli altri, manco fossero quelle riviste odiosissime di gossip che a me fan saltare i nervi, ma che evidentemente a molte persone piacciono. Chiamatemi egocentrica, ma se proprio devo aprir bocca per raccontare cosa fa una persona, racconto quel che faccio io.

Bah, il punto è che se già non sono troppo allegra e i miei piani di ascoltare musica vengono sconvolti da una tipa che per mettere la ciliegina sulla torta se ne esce con un “E la situazione sentimentale com’è?”, domanda che se fosse stata rivolta a me sarebbe stata un motivo sufficiente per l’omicidio, il mio umore sprofonda sotto terra e non torna su nemmeno a minacce. E dopo il “Io non pensavo mica che durasse!” – mentre il mio nervoso dura da fin troppo tempo – il treno mi fa il favore di fermarsi perché è arrivato al capolinea. Bravo, che tra un po’ al capolinea ci faccio arrivare qualcuno io.

Che bello eh quando sono incazzata fino alla punta dei capelli… Fa così bene alla salute…

Eppure più ci penso, più ritengo che l’unica reazione possibile fosse quella. Certo pretendere di ammetere che è un po’ tutto uno schifo è troppo, lo so. E allora nascondo tutto col nervoso. Facile, semplice. Dici di essere incavolato per conto tuo, ce l’ho con me e fine. L’ultima balla per non dire la verità.
E forse la causa di tutto questo malessere è una sola: continuare a far finta che sia tutto a posto, mentre tutto lentamente di sbriciola e io resto ancora una volta al centro di un cristallo in frantumi, senza più nulla intorno a me.

Cristallo in frantumiultima modifica: 2015-12-02T21:45:09+01:00da jessytherebel
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