Residui di influenza

Sono passati pochi giorni, ma quante cose da scrivere!

Parto con un avviso: okay che nella testata vi invito ad iscrivervi a chimica… Ma quest’anno avete esagerato, quindi rinnovo l’appello solo per coloro che chimica la amano davvero.

Speaking of “appelli”, il mio primo appello sarà tra una settimana scarsa… Quindi tenetevi pronti che in pochi giorni sentirete raccontare la mia prima volta in sede d’esame. Che detto così pare pure bruttino. Saranno risate, considerando che l’esame è al pc e io col pc… faccio tanti danni.

Vi risparmio il resto se no finisce che poi chi non doveva scoprire che ho anche io degli esami da dare e invece mi atteggio a passerotto libero e felice magari mi dice di stare a casa a studiare, dopo quasi due mesi che non ci vediamo *sad story*
Quindi diciamo le bugie per proteggere le amicizie.
*triste ricordo di un episodio tremendo per cui anche con le bugie l’amicizia non è sopravvissuta… perché mentire ad un’amica e no e quindi bye bye amica*

Bom resta il fatto che io domenica mi sono beccata l’influenza. Così. Ero in camera al pc e avevo freddo, quindi sono andata in cucina e mi sono vestita un po’ più pesantemente. Due ore dopo avevo ancora freddo e, preso il termometro giusto perché una controllatina si dà sempre, incasso un 38.3 con cocente delusione per i programmi della settimana.
Risultato? Due giorni da zerbino di cui un lunedì intero trascorso sul divano con tanto di film in inglese (e chi mi conosce sa che per me guardare un film durante la giornata è un atto quasi scandaloso) e 12 ore di lezione perse. Nell’ultima settimana… piango.

Come se non bastasse le lezioni non sono l’unica cosa che ho perso, e stamattina un messaggio vocale di una compagna mi ha fatto realizzare una cosa…
Ero nel letto ancora mezza dormiente, reduce da ore di lettura di una fanfiction – in inglese – abbandonata per sfinimento all’1:30 quando “forse ho esagerato un po’”, accendo internet sperando di trovare qualche messaggio di amici e mi sento questa bella nota vocale: “Scusate ma arrivo anche io in ritardo perché alla metro ho aspettato ******* e quindi piuttosto è colpa sua… ******** dì ciao alle mie compagne”
E io lì nel letto coi denti affilati pensando a quanto diamine di sfiga devo avere per ammalarmi proprio quando lei trova compagnia in metro. Ma ditemelo! Da venerdì non ho più preso la metro e da venerdì lei ha iniziato ad andarci con lui!
Nervoso a parte, è stato il fatidicio “Ciao” a tirarmi giù dal letto con determinazione, affermando “Io domani vado a lezione” con voce gracchiante e constatando un certo dolore in gola… 

Mi sono fatta tre settimane con scrupolosa attenzione nel non introdurre cibi acidi nel mio stomaco… E in soli due giorni di medicine e uno di acqua e limone sono riuscita a farmi gonfiare tutta la gola. Complimenti.
Ora mi ci vorranno altre due settimane di “niente sugo, niente cioccolata, poco olio” per tornare normale. E ovviamente sciroppo antiacido, che avevo già abbandonato da un po’.

Poi quando passando davanti allo specchio ho realizzato in che stato fosse la mia faccia, ma soprattutto i miei capelli… Io non mi presento così domani, e no! Per cui tra poco mi lancerò sotto l’acqua calda armata di shampoo e spazzola, e infine cercherò di riparare ai danni del Benzac al 10%, che oltre a cancellarmi l’acne dalla faccia, mi ha anche cancellato uno strato di pelle. E ora sembro un terreno in secca.

Tra tutte le cose, la peggiore resta comunque cercare di mettere a posto gli appunti… 12 lunghe ore di appunti di cui non ho sentito pronunciare neanche il titolo, e io senza spiegazione mi trasformo in un asino provetto. E poi è lunga risistemare tutta quella roba, ahhh che pazienza.
Tra l’altro mi viene in mente che devo ancora finire di pulire la stanza. Sono una tremenda produttrice di polvere, e stavolta ne ho fatta così tanta che la mia camera mi faceva davvero schifo. Ma proprio tanto… E detto da una che odia togliere la polvere, è significativo. Praticamente ho fatto una volata nel ripostiglio sperando che la scopa mi saltasse in braccio – purtroppo ho dovuto forzarla a venire con me – poi ho afferrato uno straccio e via! Vi dico solo che lascio polvere e capelli anche sui tre gradini del letto. Oddio, forse gradoni renderebbe di più l’idea. Fatto sta che facevano schifo.

Ultima cosa, che avrei voluto raccontare con un po’ più di drammaticità, ma il tempo vola e i libri chiamano, certe volte mi sembra di stare in una situazione da Taylor Swift… precisamente questa situazione. E vi giuro che oltre sfiorare i confini della friendzone si ferma anche prima che io tiri fuori da un ipotetico armadio un vestito bianco e vada ad una festa inesistente mostrando tonnellate di mielosità che – per l’amor di Dio! – non mi appartengono. Anche tutta sta figaggine non mi appartiene, ma facciamo finta di niente. Piuttosto cerco di pensare che è tutto molto buffo, sarà una bella coincidenza ed è meglio che non sia così.
La maggior parte di me ci crede, la fetta scettica non si esprime, ma sappiamo bene in che direzione punta.

La realtà – e gli appunti di fisica – mi chiamano a gran voce… quindi lascio questo bel posticino per ritornare nei panni di
jessytherebel, colei che domani andrà in metro convinta di conoscere qualcuno di nuovo, e… appena succede qualcosa ve lo scrivo.             BYE!

Residui di influenzaultima modifica: 2016-01-27T18:19:40+01:00da jessytherebel
Reposta per primo quest’articolo