Insalata di cavolo e pasta con le acciughe

Io non dovrei essere qui a scrivere, assolutamente, dovrei piuttosto chinare la testa sul libro di analitica e fare esercizi, però questo è troppo, non ce la faccio proprio più.

Siccome tra ieri e oggi mi sono trasformata in una matta con assurdi ed ingiustificati sbalzi d’umore, non conosco terapia migliore della scrittura che possa redimermi da questo stato… non so, ci metterei una delle belle e pompose parole che diceva sempre il mio professore di filosofia, peccato non aver mai capito una fava.

Ieri mattina mi alzo dal letto col solito atteggiamento da lunedì “Oh che bello, stamattina vado all’università!” inconscia di tante, ma tante disavventure. Mi sarei dovuta accorgere subito che quel disastro alla stazione fosse una prolessi della mia giornata servita su un piatto d’argento, e invece presa dall’entusiasmo di rivedere gente simpatica sono addirittura rimasta calma… Cioè, sedici minuti di ritardo del treno e io sto calma?

E’ proprio vero che tutto ha un prezzo. Infatti, nonostante le quattro ore di lezione filino lisce come l’olio – non come oggi che tra poco svenivo lì per terra – la mazzata psicologica arriva dritta nelle mie orecchie.
Avete presente quando siete tutti allegri e spensierati, ma qualcuno vi fa notare che “dura poco” e da lì in avanti è tutto un andare a rotoli? Ecco, l’inizio è quello, ma come se non bastasse la metabolizzazione della cattiva notizia viene interrotta da due individui allegri  che mi tengono compagnia per tutto il ritorno. Per carità, è stato molto meglio così, ma il tracollo psicologico subito dal treno all’auto è stato… sigh.

Non contento di tutto ciò, il karma, vedendo quanto mi fossi ripresa bene dalla notizia che solo ora ho capito non avere la minima importanza, si è poi divertito a regalarmi una serata indimenticabile. (In sostanza abbiamo capito che ho sprecato un pomeriggio intero in inutili paranoie)
Capita anche a voi di tirare giù la tapparella della vostra finestra in camera e ancora più spesso di lavarvi i denti. Azioni che non sono assolutamente niente di pericoloso, direte voi. Certo, sono d’accordo.

E invece no. Ieri sera, facendo queste cose una dopo l’altra, in meno di cinque minuti sono riuscita ad schiacciarmi un dito nella tapparella che si è anche bloccata, e a incastrarmi lo scovolino tra due denti… Io non ho parole! Ovviamente quando finalmente sono riuscita a levarlo dal luogo infelice in cui era rimasto intrappolato ho dato il via ad un’allegra scampagnata di globuli rossi nella mia bocca… Sono ancora indignata adesso per l’accaduto.

Oggi poi, altra sveglia suonata nel pieno di una favolosa dormita in cui il mio cervello si è degnato – almeno quello – di farmi sognare qualcosa di diverso dalla solita polenta universitaria, mi alzo, e poi mi accorgo di una cosa: che sonno. Come se non avessi dormito. Arrivo all’università e sempre per lo stesso motivo dei giorni passati – ovvero che il mio corpo mi odia – ricomincia il mal di testa barra stordimento barra mancanza d’aria che raggiunge il suo picco odioso mentre c’è organica…

Ora, posso capire il corso precedente, ma organica no, uffa, a me piace organica! (Sì, quando la capisco mi piace xD e anche quando sono allegra).
Invece ero incazzata come poche e avrei voluto tanto spaccare qualcosa. Ma davvero, mi sarei sentita soddisfatta se avessi potuto rompere qualcosa con le mie mani. E invece prendevo appunti… * immaginatevi me col fumo che esce dalle orecchie *

Poi per fortuna ho trovato la maniera di gioire per una cazz- emh, una piccola cosa, e sono tornata a casa ascoltando Lindsey Stirling senza rompicoglioni tra i piedi, solo una fame che mi sarei mangiata l’intero vagone del treno.

Per chiosare il tutto sarebbe alquanto divertente raccontarvi l’aneddoto della vitamina C, prodotto da una mia amica a cui vanno tutti i credits, ma siccome io non ho ancora sperimentato niente di tutto ciò, ne riparlerò quando sarà il momento. O forse non lo farò proprio, dato che mi vergognerei a constatare che questa teoria vale anche per me >.<

Ah, se vi state chiedendo cosa c’entri il titolo, sarebbero le cose che ho mangiato ieri sera a cena e oggi a pranzo. Così, tanto per scrivere anche quello.

Insalata di cavolo e pasta con le acciugheultima modifica: 2016-10-25T16:02:56+02:00da jessytherebel
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