Povero frigo!

Vi descriverò in breve questo secondo anno di università: dall’inizio di gennaio ad ora ho perso quattro chili. Andando all’università e basta. Ancora devo capire perché il secondo anno di qualsiasi cosa debba per forza uccidermi, ma direi che mi basta non ridurmi come al liceo e mi accontento. In ogni caso dovrò farmi lo stesso il mazzo per avere un filo di addominali sotto la pelle, visto che il mio fisico si sta smontando male. Forse è per quello che perdo peso, a ben pensarci.

In ogni caso, oggi è un giorno importante e va celebrato: ho finito gli esami maledetti. Quelli che stanno tra la sessione invernale e quella estiva e – nel caso dei miei compagni di corso – pure il laboratorio e ti mandano in fumo qualsiasi idea di vacanza. Ma anche solo il pensiero. Io sono stata così fortunata da fare un esame ogni mercoledì per ben tre volte e ora che è finita mi sento alleggerita… e infatti anche la bilancia concorda. Aiuto.

Oltre ai disguidi fisici il peggio son stati quelli mentali: non credo che avere una figlia scorbutica e irritata ventiquattro ore al giorno sia cosa tanto gradita per una madre; per mio padre già meglio, visto le interazioni ridotte che abbiamo solitamente. La parte più tremenda è accorgersi di essere nervosi e stare incolpando praticamente ogni essere vivente – a parte il mio cane – ma continuare a fare l’incazzata con tutti, sempre e comunque. Credo che se i miei amici venissero mai a sapere quel che mi è passato per la testa avrei litigato con tutti, nessuno escluso, fortunatamente rispondevo a stento anche ai messaggi e questo mi ha permesso di evitare spiacevoli inconvenienti. E poi litigando mi sarei soltanto arrabbiata di più (arrivando probabilmente a scoppiare contro il frigorifero).

Ragazzi, il frigo. Il mio frigo si è sorbito tutte le crisi peggiori, perché puntualmente quando decido che non riesco più a reggere la situazione, sclero e piango addosso a lui. E se finisco addosso al frigo e non a qualche altro oggetto o elettrodomestico, due domande me le farei. Ci fosse almeno una vaschetta di gelato nel freezer di sopra, ma niente.

La verità è che di fianco al frigo c’è lo stereo e di solito quando arrivo al punto di saturazione, la scintilla finale è innescata da qualche canzone, possibilmente triste e malinconica, tanto che con l’ultima crisi ho inficiato quasi mezzo cd. E tutto questo per colpa di un po’ di alcol che non avevo nemmeno bevuto io. Questa vita ingiusta!

Io comunque faccio attenzione a quando lo riascolto, non sia mai che ricomincio a piangere o altre cose peggiori che Cupido levati che i danni li abbiamo già fatti.
No perché in tutto ciò io ogni tanto continuo a subire gli effetti di quel che è successo nei mesi precedenti. Vi dico solo che mi partono sbalzi d’umore un po’ troppo violenti, per rimediare ai quali mi servono giorni interi.

Ho anche un naso di merda, se vogliamo essere precisi, e continua a captare profumi che conosco bene anche se non sono presenti (da ore) accendendo nella mia testa minuscoli flashback che mi distraggono da tutto quello che sto facendo. Finora sarò stata in grado di resistere quasi a tutto, ma questo è davvero un colpo basso e, più che pregare che un giorno mi passi, non saprei che fare.
Mi accontenterei anche se dovessi restare come oggi, o meglio: con l’umore di oggi dopo le tre, ma le condizioni atmosferiche antecedenti alle due, perché mi sta bene essere serena, ma gradirei che lo fosse anche il cielo.

Le previsioni danno brutto fino a fine settimana. Altra ventata di profumo inesistente. Diventerò matta.

Povero frigo!ultima modifica: 2017-05-03T22:45:01+02:00da jessytherebel
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