Bad vibes

Questa storia del “Me lo sento che va a finire così” deve smettere. Anche subito.
Abbiamo cominciato le vacanze col botto, porca boia.

Dopo aver compiuto l’ennesima impresa contro la chimica organica, che mi ha sempre fatto vivere le ansie peggiori, mercoledì in tardo pomeriggio sono arrivate, desiderate come un regalo di Natale, le scintillanti e mitiche vacanze estive.

Pronostico espresso nel momento esatto in cui ho messo piede a casa mia: adesso collasso. E se per qualche assurdo motivo ieri l’euforia ha ancora fatto da padrona, oggi ecco bussare alle porte del risveglio mattutino il crollo psico-fisico che aspettavo con rassegnazione. Qualcuno ricomponga i miei brandelli. Se dovessi descrivere con una sola parola il mio stato attuale, vi fermerei e vi direi subito che ne servono almeno due: a pezzi. E nonostante questo c’è gente che mi ha detto “eh che bello, tu sei già in vacanza”. Vuoi starci tu così? Vieni che faccio cambio volentieri. Mi sembra di avere un citofono a pedali al posto della testa, le mie vertebre fanno più bordello di un vecchio armadio e alle nove di sera mi viene sonno che neanche le vecchiette in piazza stan messe così. Ma d’altra parte, loro non studiano. In questo paese è sicuramente più facile stancarsi dal punto di vista fisico – la natura offre tanti spunti per lavorare dall’alba a notte fonda – che tentare di spiegare a qualcuno che ci si può fondere la testa a botte di studio ed essere tanto stanchi anche per quello. E non provateci perché poi finisce che vi sentite in colpa a vedere gente stanca e consumata per davvero.

Ma la mia testa non si autodistrugge solo per lo studio, oh no. Esistono le magiche condizioni al contorno, che se in matematica aiutano a risolvere un’equazione differenziale, al di fuori di quella invece complicano la vita (o talvolta la rendono più lieta), una tra tutte il mio incredibile, maleducato, irriverente sesto senso.

Facciamo che mi prendo due righe per ringraziarlo per avermi fatto capire a ben due esami orali che domande mi avrebbero fatto, ancora ricordo il mio pronostico sull’effetto trans all’incrocio di Corso Massimo o quello sulla reazione di Heck appena due giorni fa. Sono un mostro.

Oggi ho fatto di peggio, comunque. Me ne stavo tranquilla in cortile quando ad un tratto fisso la strada davanti a casa e penso: mi sa che tra un po’ arriva qualcuno. Non sono passati due minuti ed è arrivato un tizio che cercava mio padre.
Così quando poco dopo ho cominciato ad avere delle brutte sensazioni (those bad vibes) riguardo alla serata che avrei dovuto passare fuori, ho cominciato ad impanicare senza chiedermi quanto fosse o meno razionale farlo per poi passare al sad mood quando, spuma per capelli ricci alla mano, l’uscita è stata posticipata a domani. Ancora devo capire se mi ha intristito di più farmi rovinare la serata dal brutto tempo – perché poi quello era il problema – o averlo percepito con tale chiarezza un’ora prima. Direi un mix delle due. Quindi mi auguro seriamente di non avere strane sensazioni domani o mi toccherà tirare due testate al muro e sperare di rimescolare bene i neuroni preposti a queste percezioni di modo che non sentano più niente.

Vi terrò aggiornati. E comunque confidate nella mia forza di volontà e vedrete che supererò anche lo stato di zombie post-sessione. Ci va solo tempo e tanta pazienza (qui gioco in casa, negli ultimi mesi sono diventata un’esperta) e del gelato, possibilmente. Una vaschetta di gelato risolve tanti problemi come nessuno se lo aspetta. Un ragazzo invece li crea. Ma se si risolvono come nel sogno di questa notte, io non mi lamento…

Accidenti se non mi lamento!

 

Bad vibesultima modifica: 2017-07-21T22:29:17+02:00da jessytherebel
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