Riccioli

“Sono riuscita a far cenare tardi dei nordici!” esclama Alessandra contenta, mentre fa una Instagram story.
Sorrido, rivolgo lo sguardo verso le otto persone a cena con me stasera, per dare il bentornato ad una di noi, e non riesco a fare a meno di pensare che questa svolta non l’avrei mai immaginata. Trovare ben otto persone con cui condividere interessi e una quantità di storie divertenti da riempirci tre serate e forse anche più era totalmente al di fuori della mia immaginazione. Invece sono qui e, anche se il rumore di fondo del locale e la mia posizione a bordo tavolo non favoriscono una mia grande entrata in scena, non potrei essere più felice.

A coronare una giornata fatta di sprazzi d’ansia, attese di risposte che non arrivano nemmeno tirando in ballo Iris e chiedendole di fare uno strappo alla regola andando a sollecitare il mittente, borse ingombranti e un computer portato a spasso per le vie torinesi (tenendolo come un bambino), ci voleva un lieto fine.

Dopo aver spaventato il mio ragazzo con una battuta su eventuali figli – di solito lui lo fa con me, quindi questo era il dovuto payback – aver vissuto in camera sua nell’attesa della cena e averlo spedito a mangiare in mensa a forza, prima che si privasse dell’ennesimo pasto per stare con me, ecco che arriva il momento in cui tutto si azzera, l’aria si profuma della stessa fragranza di un anno fa, io metto piede in un locale in cui non sarei mai più voluta entrare e la magia ha inizio.

Entra in scena, accompagnato dai suoi riccioli scuri, il famoso – nonchè guest star ufficiale del blog – compagno di avventure organiche. Che in uno schiocco di dita finisce seduto accanto a me e ci troviamo a sfogliare il menù insieme.
Quali congiunzioni astrali si saranno mai verificate lassù nel cielo, e io me ne stavo a leggere gli ingredienti delle pizze, mannaggia a me!

La verità è che per un motivo imprecisato ho imparato a non aspettarmi più niente da lui, solo continuare a volergli bene come sempre, senza pretendere nulla. Così, ogni volta che accade qualcosa, mi sembra un evento incredibile. Ancora non riesco a capire come sia possibile che dovunque compaia, anche nella giornata più buia, riesca sempre a strapparmi un sorriso. Credo che sia un suo potere esclusivo, come se appartenesse ad una stretta élite capace di ribaltare le sorti degli umori umani con una semplice apparizione.

Abbiamo camminato fino alla fermata del mio autobus, parlando in continuazione, fino a che, giusto un minuto prima di salutarci, tutto si è fermato.
Io stavo ridendo, non chiedetemi più per cosa. Lui è rimasto fermo a guardarmi.
Ho avuto il tempo di fissare i suoi occhi e ricordarmi tutto quello che c’è dietro. E poi ha parlato: “Se ripenso a quel giorno…”
Ma quale giorno? Io ho pensato ad un anno prima, stesso periodo, quando mi lanciai nel gesto coraggioso di snocciolare la verità (o quasi tutta, emh) e nel mentre cercavo un indizio nel suo sguardo, ma non trovavo nulla.
“Quando mi hai scritto APRI LA FINESTRA” mi ha risposto e siamo scoppiati a ridere di nuovo. Eh, i miei scherzi stupidi. Stando al gioco sarei dovuta essere fuori dalla finestra, peccato che lui non potesse aprirla a causa di forze maggiori (esistono precedenti molto divertenti, ma con la porta. La prima volta, lo sento domandare a voce alta “Quale porta?” e gli rispondo a voce “Questa!!”; la seconda ricevo un selfie con un “Mi dispiace”, per farmi capire che non è a casa).

Poi lui se ne va e resto a guardare mentre si allontana sempre più, mentre digita qualcosa sul cellulare, lui che spesso e volentieri ti risponde il giorno dopo o forse nemmeno. Non avevo mai notato il modo che ha di camminare.
Però ho visto in lui tanto di buono che forse è persin più di quanto crede lui stesso.

Riccioliultima modifica: 2018-05-17T22:29:18+02:00da jessytherebel
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