Sorpresa

Che la vergogna sia con me. E con una sberla per ogni volta che avrei voluto scrivere e ho lasciato stare. Non dovrei più farmi questo genere di dispetti e quindi stasera, dopo 6 ore e qualcosa di sonno, la sveglia alle 6.30 nemmeno sentita suonare, il the bollente e il cornetto senza ripieno (delusione), eccomi qui. In mezzo è successo più o meno di tutto.

Fermo la seconda sveglia con la consapevolezza che il momento sta per arrivare. Mi alzo per prima, preparo la colazione, prima che mio padre compaia in cucina ho già finito di mangiare e saltello per casa rendendomi conto che non ho poi troppi minuti per finire di sistemare tutto. E mentre mi lavo i denti, realizzo di dover ancora prendere del pane dal congelatore e preparare il riso soffiato per i cani.

Fortuna che la domenica mattina le strade sono deserte. Ormai soffro di ritardo patologico e non posso permettermi di perdere l’autobus delle 8.03, che infatti è in orario, vuotissimo, e finisce anche per arrivare a destinazione in anticipo.

Scendo in Piazza Carlo Felice puntando Porta Nuova con la coda dell’occhio, ma nel mezzo c’è qualcosa che non mi aspetto: una lunga fila di bancarelle, una distesa di libri usati, anche qualche cd in mezzo. E poi, ho quasi quaranta minuti di anticipo, avrei il tempo di leggere tutti i titoli… Così mi accosto alla fila ordinata di tavoli e cammino con eccessiva lentezza per immagazzinare più immagini possibili, lettere, parole, nomi, un libro di minerali. Lo sfoglio, le foto sono in bianco e nero, sarebbe carino, ma la malachite e lo zolfo in bianco e nero sono un torto alla bellezza e in ogni caso non è quello il libro giusto.

Infatti, pochi passi più avanti i miei occhi incrociano un cognome bianco su una copertina blu, che spicca in mezzo alle altre: Hawking, un romanzo per ragazzi. Sfoglio l’inserto fotografico, passando da un’espressione di stupore all’altra e decido che questo libro verrà via con me, indipendentemente dal pubblico per cui è stato ideato. La bancarella lo vende a soli tre euro e i miei occhi tradiscono le aspettative: “tre euro per Hawking, davvero?” Sembrano dire. Non male la sincerità.

Un semaforo verde e sono davanti al tabellone degli arrivi, 10 minuti di ritardo. Ottimo. Se ne vanno i primi due capitoli del libro, dopo di che i minuti diventano 15. E così sto là, davanti alle scritte arancioni, ad aspettare fino all’ultimo minuto di vedere comparire il numero del binario a cui arriverà l’intercity notte su cui è salito il mio ragazzo ieri sera. Alla mia sinistra c’è un ragazzo che sembra spiare le mie reazioni a ogni cambiamento sul tabellone, non mi ci va molto a capire che stiamo puntando lo stesso treno. Non per niente, quando compare il numero 7, entrambi scattiamo all’unisono per accorciare le distanze che ci separano da chi aspettiamo.

Sento l’adrenalina scorrere nelle vene, adoro questa cosa. Mi mancava percepire un tale subbuglio in corpo per qualcosa di bello, per una sorpresa che avrà sicuramente un lieto fine, perchè mancano pochi giorni per festeggiare un anno insieme e mi sembra surreale. Chi avrebbe mai detto che una sola persona potesse farmi crescere così tanto, senza fare altro che amarmi?

Ok, torniamo sulla Terra, il discorso è un po’ più complicato. Però facciamo che i dettagli sono fatti miei, puntualizziamo solo che per “amare” non intendo acconsentire ad ogni idiozia. Amare è apprezzare, ma anche mettere in discussione, per rendere le cose migliori. E dal momento che raramente da soli si compiono grandi miglioramenti, visto che spesso ci riteniamo discreti e ce ne accontentiamo, ecco che la compagnia porta subito i suoi risultati.

Purtroppo, non ogni compagnia. In 21 anni, mai nessuno ha fatto tanta differenza per me. Non riesco ad immaginare una singola persona in grado di apprezzare in sequenza una faccia buffa, un discorso sullo zolfo negli spazi interstellari e una notevole figura di merda, non una a parte lui. A volte ripeto il suo nome e mi sembra che suoni strano alle mie orecchie… A volte dieci lettere sembrano troppo poche per racchiudere tutto ciò che rappresenta per me.

E sì, io ero quella schiva che non voleva mai affezionarsi a nessuno. Si cambia nella vita, si cambia.

P.S. Ha gradito la sorpresa. E io sono molto felice.

Sorpresaultima modifica: 2018-09-02T23:11:43+02:00da jessytherebel
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