L’università è magica

Stavo pensando che l’università riserva un sacco di sorprese, ma soprattutto che nel momento in cui entri pensi di essere al sicuro, invece più passano i mesi più scopri che i pericoli sono gli stessi, se non più grandi, di quando eri un pivellino al liceo.

Avrei dovuto capire dopo il primo anno che aria tirava, a partire dalla magica prima cotta universitaria sfociata in una figura di merda che mi sarei costruita una tomba nell’atrio, pur di nascondermi, o a quel benedetto giorno in cui decisi di inciamparmi percorrendo Corso Raffaello. Perché se non sei bravo a cacciarti nei guai da solo, l’uni ti dà una mano. Oppure un marciapiede non così liscio… e sappiamo tutti come va a finire.

Ma soprattutto l’uni ti restituisce a tempo debito quel che non ti ha dato prima. Il primo anno ti piaceva quel tipo un po’ strano che se ci pensi non sai nemmeno come hai fatto a prendertici una sbandata? Al quarto anno lei si coalizza con uno sciopero dei mezzi per darti la magnifica opportunità di passarci ben un’ora insieme… sì, insieme a lui e alla sua ragazza, e alla tremenda voglia di spararti pur di non dover fare – addirittura! – la terza incomoda della situazione. Vorrei solo dirvi che non appena ho capito cosa stesse per succedere mi sarei voluta vaporizzare. Aihmè, non faceva ancora abbastanza caldo.

E la vecchia guest star di questo blog? Non ha forse deciso di fare uno stage nello stesso posto che ho scelto io e nello stesso fottuto periodo? Otto ore al giorno insieme, ben più di quel che avrebbero potuto offrirci i corsi del secondo anno. Inutile dire che quando ho letto il messaggio in cui c’era la notizia avrei lasciato cadere il telefono dal balcone. Ma non avrebbe comunque cancellato lo scherzo del destino in programma per settembre. Ah, tra tre mesi sarò davanti ad un GC-MS a spipettare cose nella speranza di non intasare il gascromatografo e questa cosa mi fa decisamente strano. Ma almeno per tre settimane non studierò e sarà bellissimo.

Comunque il bello è che l’università, a forza di toglierti cose, ogni tanto te ne dà anche qualcuna. E così, mentre tenti di mettere insieme i pezzi del tuo povero ego demolito da quello che per fortuna è diventato il tuo ex, lei fa di tutto per tirarti su il morale, precisamente facendoti notare quanti belle persone ci sono in giro, senza sapere delle tue lotte interiori per sentirti all’altezza di rivolger loro almeno la parola. Magari lo fa con l’intento di riuscire a sbloccarti… e per questo va ringraziata, perché a furia di insistere ci riesce.

Così dopo essersi divertita un po’ nel metterti in imbarazzo e nel farti provare a mantenere i nervi saldi davanti a soggetti che, emh, beh, notevoli ecco, vedendo con quanto impegno sei riuscito a tenere tutto in bilico, con quanta forza hai trovato il modo di essere di nuovo felice di te stesso e di quel che hai, decide di darti il premio finale.

Un giorno, mentre sbuffi come un pazzo mentre vai all’università e – badate bene – nemmeno quella di Torino, ma quella di Grugliasco!, le coincidenze stradali fanno in modo che incroci un tizio a cui il massimo che avevi detto prima d’ora era stato un “ciao” e cominci a parlarci. Poi un altro giorno, mentre sbuffi con l’ansia di chi deve fare un discorso davanti ad un prof, becchi di nuovo lo stesso tizio, che guarda a caso ha lo stesso “esame” anche lui (onestamente, sette minuti di discorso su cinque slides non possono essere paragonate ad un vero esame) e così ci fai altre due parole. Poi vi scambiate i numeri di cellulare, cominciate con qualche messaggio ogni tanto e inaspettatamente compare un invito ad andare a prendere un caffè.

Mi sento in dovere di dirti grazie, Università. In quattro anni la mia vita è cambiata ad una velocità tale che a volte mi sembra di essere una persona completamente diversa, in positivo intendo. Ho superato limiti che credevo non avrei mai nemmeno sfiorato, ma soprattutto ho conosciuto persone che mi hanno davvero cambiato la vita.
Grazie uni, grazie per i migliori anni

L’università è magicaultima modifica: 2019-06-29T09:22:41+02:00da jessytherebel
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