La copia sputata

Ho appena finito di fare quattro chiacchiere con un collega dell’ufficio, uno di quelli che sperano (inutilmente) di farmi passare dalla parte dell’alcol per ubriacarsi insieme, e ora che ripenso un po’ al suo racconto sto realizzando qualcosa che mi conforta molto.

Mi sono chiesta come sia possibile ubriacarsi al punto da star male tutta una mattinata e aver voglia di bere di nuovo appena due sere dopo. Perché lo fa di nuovo, nonostante sia stato male come un cane?
Dall’alto della mia emetofobia non riesco davvero a concepirlo, eppure nel breve tragitto tra la sua e la mia postazione sono stata fulminata a ciel sereno.

Io in realtà faccio la stessa cosa, solo in un ambito diverso. Do l’anima per certa gente, solo per vedermi trattare di merda, starci male per giorni interi, e appena mi passa sono pronta a ricominciare. Sono uguale accidenti, sono la copia sputata dell’ubriacatura, in una versione astratta. Anche se i pianti sono incredibilmente materiali…

Certo, il passo successivo sarebbe bere per dimenticare, ma sempre dall’alto della mia emetofobia questa strada è chiusa al traffico dei miei neuroni. E ieri ne ho avuto la prova… Nel senso, non che mi abbia sfiorato l’idea di attaccarmi alla bottiglia di vino bianco che sosta indifesa nel mio frigo, ma è anche vero che non credo alle coincidenze… Non è possibile attraversare una strada a caso in un’ora a caso e trovarci esattamente qualcuno con cui vorresti riallacciare i rapporti (dopo una rovinosa caduta, come era prevedibile). E nell’atmosfera serale torinese, dove cerco vecchi ricordi tra i viali alberati e mi appiglio all’unica stella visibile dalla città, tutto ciò impatta molto più forte del dovuto.

E per quanti chilometri io macini con le mie scarpe, niente mi scaccia quel pensiero della testa. E nemmeno oggi, tra ore di ripetizioni, grafici su excel, stanze da ordinare e documenti da compilare, non c’è nulla che cancelli il pensiero… che forse non tutto è perduto.

La copia sputataultima modifica: 2020-09-10T16:18:53+02:00da jessytherebel
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