L’attesa

L’attesa è snervante. C’è chi sostiene che sia un momento cruciale nel definire l’evento con il quale le nostre aspettative vengono soddisfatte o deluse… Forse dimentico del fatto che non sempre attendiamo una piacevole sorpresa.

Che ne è di quelle volte in cui aspettiamo invece che arrivi la fine? Qualcosa di cui già conosciamo il passo finale, inesorabilmente negativo, ma non il percorso attraverso il quale vi si arriverà? Quell’attesa diventa dolore, disillusione, frammentazione.

Mi vengono in mente i versi di due canzoni.
“Where do we go, go? When our prayers are answered…
 Where do we go, go? When our prayers are answered, but the answer is no”
(Where do we go – Lindsey Stirling featuring Carah Faye)

“Oh, you don’t know what sadness means, ‘til you’re too sad to fall asleep
 One day, I’ll be snoozin’ peacefully, but surely not today”
(Not today – Alessia Cara)

Sulla prima ci medito dal secondo anno di università. Ricordo ancora bene il rumore di quella porta in faccia che regolarmente mi si ripresenta, solo con persone diverse. Sembra che nonostante gli anni passino, gli eventi continuino a ripetersi scandendo lo stesso ritmo e, non appena vengo portata abbastanza in alto da meravigliarmi di ciò che vedo, qualcosa mi scaraventa verso il basso con una violenta puntualità.

Della seconda mi sono resa conto pochi giorni fa. In preda alla stanchezza, consumavo gli stessi metri di pavimento con gli occhi sgranati, a mezzanotte suonata, preda di una sensazione ben poco costruttiva. E la domanda che permeava l’aria della mia cucina non era troppo distante dalla prima citazione.

L’attesa è snervante, quando sai di non avere più chance. Quando non dipende da te e ciò che ti resta è sederti a guardare cos’ha in serbo la vita per te. Magari trabocchi di iniziative e se solo ci fosse un piccolo spiraglio, basterebbe per dare un risvolto completamente nuovo alla situazione.
Ma lo spiraglio non c’è. Non c’è persona dietro alla porta a cui bussi, non c’è corrente dopo aver collegato attentamente tutti i fili, non c’è più quel pezzo di cuore che avevi posto in mano altrui credendo che fosse la cosa più giusta.

Resta solo l’illusione di essersi visti per un attimo in un futuro che non esiste, mentre la realtà è decisamente più amara e sminuzza con sadica precisione ogni germoglio di speranza che si anima in me.

L’attesaultima modifica: 2021-11-19T22:35:37+01:00da jessytherebel
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