Non capisco più niente

Non sono mica l’unica a non avere la più pallida idea di cosa sta succedendo: ho mandato in tilt un bel numero di medici del pronto soccorso e nella gara a chi indovina quale sia il mio problema, l’unica che si è forse incanalata verso la strada giusta è la dottoressa di famiglia. Io nel frattempo, forse a causa della mia devozione all’astrochimica, continuo a contemplare il firmamento anche in pieno giorno, con tanto di nuvole. A questo punto dovrei forse annullare la visita oculistica, tanto vedo in profondità!

Sono qui a scrivere, in questo giovedì mattina dallo spiccato carattere autunnale, perchè oggi ho una missione ben precisa: fare la dieta. E visto che nei giorni passati io non abbia proprio potuto godere dei piaceri della tavola come sono solita fare, ho accumulato giusto un po’ di fame, che si presenta con irriverenza nei momenti di calma tra una fitta e l’altra. Dopo essermi mangiata delle uova e uno yogurt a colazione, visto che l’ultimo pasto poteva comprendere solo carne, pesce,latticini e uova, purchè senza conservanti, ho deciso di tenermi occupata con le più svariate attività e presto, se anche youtube non sarà più sufficiente, mi darò ai videogiochi. L’effetto di estraniamento che danno questi ultimi è proprio quello che mi ci vuole per arrivare senza impazzire alle 16.30. Dopo di chè sarà tutto un incrociare le dita e sperare che l’ecografia riveli anche solo l’ombra del problema, visto che sicuramente mi sono già vinta l’esame diagnostico preferito dai milanesi.
La TAC.
Se con o senza liquido di contrasto, lo lascio nelle mani di un centro scommesse, che non sono ancora pronta ad accettare che mi venga bucato il braccio per la terza volta nello stesso posto. In tal caso, chiamerò la mia cuginetta piccola a giocare ad unisci i puntini… previa numerazione di una decina di nei, giusto per rendere un po’ più interessante l’attività.

Ma insomma, che cosa mi è successo stamattina? A parte sognare discussioni a base di chimica inorganica e chiedermi cosa potessi mangiarmi a colazione, stavo aspettando una mail riguardante la partecipazione ad un simposio di chimici in erba (non faccio battute, ma chi vuole intendere, intenda) e mentre mi ripetevo che se alcuni dei miei colleghi hanno ottenuto un poster, io forse avrei avuto la fortuna di essere direttamente scartata (quando sto male il pensiero di viaggiare mi schifa tantissimo, sicuramente se stessi bene non avrei la stessa reazione), un tintinnio ha annunciato l’arrivo di un messaggio nella casella di posta.

Erano proprio loro. E mentre cliccavo su apri pensando tra me e me: “Dai, che tanto hai inviato il tuo lavoro peggiore”, ecco i miei occhi cadere sulle uniche due parole in grassetto del messaggio. Oral communication. Moto di gioia irrefrenabile. Evviva, un orale!!!
La vera domanda è come sia successo, ma soprattutto: come mi sono autovalutata? Male come sempre, evidentemente! Mi rincuora che il Simposio sia tra due mesi, che dovrebbe essere un tempo sufficiente a scoprire cosa mi faccia rotolare dal male e quale sia la cura. Per un attimo, ho persino smesso di sentire quel fastidioso senso di puntura al fianco.

E ora, sollevata da una buona notizia, vedrò di mettere il mio buon umore al riparo dalle preoccupazioni e dai pensieri negativi e lasciarlo lì per un momento successivo in cui poterne godere a pieno. Fa proprio piacere avere un feedback positivo su ciò che si sta facendo, specie quando ci si perde d’animo e sembra tutto inutile. La mia testolina è sempre prona a scoraggiarsi, ma mi auguro che, con quel che supererò nelle prossime settimane, abbia un po’ di materiale su cui ricostruire la fiducia perduta… e che si guardi bene dal farla fuggire tanto in fretta.

la vostra dolorante jesstherebel,
con un pizzico di grinta in più per superare questa disavventura

Non capisco più nienteultima modifica: 2022-09-22T11:12:21+02:00da jessytherebel
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