alle Jessiche piace sparire

Sono quasi sicura che da qualche parte in bacheca giace incompleto un articolo su qualche mio malessere, tuttavia, non farò l’errore di andare a deprimermi e recuperarlo.

Ho fatto una follia. O meglio, l’ho programmata. È vero che le pazzie non si mettono in agenda, ma i biglietti aerei sì, specie se uno non è ricco sfondato. Così ho comprato due biglietti – io che odio volare, sottolineiamolo – e ho passato il resto della giornata in preda alla colite pensando quello che avevo fatto. Adesso, da brava persona organizzata, sto cercando anche un posto dove andare a far finta di dormire, perchè posso praticamente mettere la mano sul fuoco che in quel lasso di tempo non riuscirò a chiudere occhio. Ma ne varrà la pena. Voglio sperare…

Metto subito le mani avanti e dico che, in nome del mio essere quadrata, tutto ciò porta scompiglio nella mia povera testa, ma soprattutto nelle mie povere budella. È da martedì che per un motivo o l’altro mi sembra che qualcuno mi stia strizzando la pancia full-time e non so più a cosa aggrapparmi per togliermi questa odiosa sensazione di dosso. Oggi, preda della disperazione, ho preso un fermento lattico. Cioè, la stessa persona che odia dover prendere qualunque medicina ed integratore, si è spontaneamente avvicinata all’armadietto dei farmaci per servirsene e tentare di migliorare le proprie condizioni fisiche. Peccato che le stagioni siano fuori quadro o vi assicuro che, in condizioni normali, domani avrebbe nevicato.

Dovrei smettere di farmi domande, paranoie, o anche solo di riflettere. La gente fa le cose a caso e io non posso? La gente non pensa alle conseguenze e io mi devo annientare sotto il loro peso? Al diavolo, vorrei proprio dire “Al diavolo!” a me, alle persone, ma soprattutto e ancora a me e lanciarmi all’avventura con la tranquillità che in un modo o nell’altro, quando sarà il momento, saprò cavarmela. Che poi è quel che faccio di solito quando si presentano delle situazioni scomode e devo uscirne, possibilmente con dignità. Quindi cosa diamine c’è nella mia zucca che mi fa credere che questa sia un’eccezione!?

Seguiranno aggiornamenti, visto che non tarderanno certo ad arrivare notizie da qualcuno dei seguenti fronti: un invited talk tra due mesi, un paper inviato come corresponding author un mese fa, la riconciliazione (forse) con il mio vecchio migliore amico; la follia di cui sopra; il momento in cui dovrò dire a chi mi orbita attorno che cosa sto combinando; offerte di lavoro che spuntano inaspettate davanti alle patate ripiene (è ambiguo, ma è andata esattamente così).

Io dico solo una cosa: l’anno prossimo in ufficio arriveranno una ragazza francese ed una polacca. Sarebbe da me tremare all’idea di avere troppe donne intorno (cosa di cui mi sono accorta solo adesso) e invece mi sono limitata a pensare: “cielo, che combinazione!”

P.S. Sono sparita perchè ho iniziato a scrivere i miei disagi su un quaderno. In fondo le conferenze non son mica così male quando forniscono del merchandising utile a sfogare la propria idiozia non addosso alle persone.

alle Jessiche piace sparireultima modifica: 2023-09-30T22:50:13+02:00da jessytherebel
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