E’ assurdo, sono in vacanza e mia madre pretende di affidarmi la gestione della casa: “stendi, cucina, apparecchia il tavolo, spolvera…”. Non è passata nemmeno una settimana! Due giorni fa non so nemmeno più cosa stessi facendo e mi si presenta sbuffando:”Non hai visto che ora è? Non mangiamo oggi?”. Ieri invece ho apparecchiato la tavola per pranzo, ho steso, ho cominciato a riordinare la mia camera e con quali parole esordisce? “E’ l’una e non ti sei ancora rifatta il letto”. Ok, lo ammetto, errore mio, però prima delle undici di stasera un momento lo trovo per farlo, non è che tra cinque minuti si smaterializza l’universo e la mia ultima chance per la salvezza eterna va in fumo! Oggi invece mi sono rifatta il letto poco dopo essermi alzata, ho da poco terminato di fare un lavoro nell’orto con mio padre (sempre per aiutare mia madre) e quando arriva a vedere la nostra opera che dice? “Grazie, mi hai steso il bucato che c’era in lavatrice?”.
E’ davvero assurdo. Io non pretendo di adagiarmi sugli allori e non fare più nulla, ma dico, un po’ di pietà per una vittima che è stata torturata per ben nove mesi in un liceo scientifico e ha avuto l’ultima interrogazione 8 giorni fa!
E invece sembra che nessuno si ricordi più nulla. Che la pace tanto desiderata sia quasi irraggiungibile, che non ci si possa godere il disordine della propria camera perchè ora c’è tempo per metterla a posto. Per fortuna che c’è una porta, e basta chiuderla. E basta lanciarsi senza peso nel nostro magnifico mondo.