Santo cielo! E’ già passata una settimana dall’ultimo articolo e neanche me ne sono accorta… Questi giorni cominciano a passare troppo velocemente…
Torniamo al serio, ho un lavoro. Gente, avete sentito? HO UN LAVORO! In quest’Italia che di lavoro ne perde sempre più, io lo trovo. Beh a gratis potete trovare qualsiasi lavoro. Io mi sono presa un posto nella modestissima biblioteca del paese e stavolta non sono ironica (anche se vorrei) perché questa conta di una stanza con tre scaffali lunghi e due teche. Fa pena. Metà del paese non sa della sua esistenza. Ma Dio mio quanto ci sto bene!
Ho una fantastica collega, nonché amica, Giulia, e tra un libro e una tessera ridiamo come due pazze. Se aggiungete che la biblioteca si trova all’interno del comune, tutti quanti se ne sbattono e noi abbiamo il potere completo, non vi dico le scene ce vi accadono. Nel municipio ci avranno già classificato come impazzite. Oh, ma siamo troppo importanti per cacciarci; troppo poco importanti per pagarci.
Se vengono 3 persone nell’arco delle due ore di apertura di sabato bisogna urlare al miracolo. Se ne viene 1 nelle due ore del mercoledì bisognerebbe come minimo darle una medaglia .
Stiamo facendo una rivoluzione. Entro settembre nessun libro sarà più al suo posto originario.