E domenica da sola

Sono le 21.00 in punto. E a casa non c’è nessuno. Ma proprio nessuno.

Oggi ho scritto un paio di riflessioni su un foglio di carta e ci tengo a tenerle per me, ma l’ultima frase che ho scritto diceva all’incirca questo… “Una volta mi piaceva la solitudine, ma adesso la sto odiando. Sola, sola, non posso più sopportarlo. Io parto”

E così ho preso la mia bicicletta, mi sono lanciata verso una meta mai toccata senza portarmi dietro altro che il telefono e le chiavi. Alla rinfusa, senza dire a nessuno la verità, ma bofonchiando un banale “io esco”. 7 km di strada senza fermarmi un secondo, più volte in dubbio se l’idea fosse buona o no. Ma una volta partiti non si torna più indietro.

Non lo avevo mai fatto, 7 km in mezz’ora, e ci tengo a precisare che non era una stupida “fuga di casa” anche se avrei avuto tanti motivi per scappare lontano da tutti, peccato che ci fossi già in quella condizione. E sono arrivata fin da mia nonna, dove sapevo esserci i miei, mia madrina, mia zia… E il ritorno a casa è stata la cosa più buffa di sempre!
In tre sul Fiorino di mio padre e la bicicletta messa dietro, a ridere e tenerci per non finire uno addosso all’altro.

Non è da me scappare dalla solitudine in cerca di compagnia, anzi è la prima volta che lo faccio, e forse è un segnale molto chiaro: mi sono resa conto di non essere fatta per la vita solitaria e silenziosa. E vi dirò di più, a furia di cercare la compagnia altrui rischio di diventare impaziente e insopportabile. Non è cambiato molto da prima…

Ma eccomi entrare nella parte sciocca di ogni articolo, che solo a rileggerli mi metto le mani nei capelli e così spiegai perché ero sempre spettinata.
Ora, visto che sono di nuovo a casa da sola – e almeno prima avevo il canarino con cui parlare, mentre adesso c’è il muro vuoto – mi divertirò a trascrivere le scenette assurde che passano nella mia testa, risultato dell’incontro di due tizi, Miss e Mister, perché devo pur far passare i venti minuti che mancano all’inizio il telefilm!

Miss e Mister hanno una caratteristica in comune: ovvero si fanno un mare di problemi per situazioni banali e quotidiane, eppure è il loro carattere, e non si può cambiare. Ma questi due sono anche tipi decisamente diversi, infatti…

Miss: la classica tipa espansiva, si becca della pazza dai colleghi, vivace, se si incazza sono guai, non sa cosa sia la pazienza. Ah, non si fida di un cane. Bau.
Mister: buono e gentile, gran timidone, ha bisogno dei suoi tempi, non sappiamo tuttora quanta fiducia dia alle persone e con che facilità (immagino poca comunque, ma io devo stare zitta che tra un po’ non mi fido nemmeno della mia ombra)

E poi vi rendo partecipi del fatto che ho scritto un bel po’ di roba ma mi faceva così schifo che l’ho cancellata. 

Lezione di oggi? Non scrivete idiozie che poi ve ne pentite. E abbiate pazienza, che a tempo e luogo ogni cosa andrà a posto.
Oppure succederà qualcosa di inaspettato. Chi lo sa? 😉

 

E domenica da solaultima modifica: 2015-10-18T21:28:49+02:00da jessytherebel

Questo elemento è stato repostato da

  • Avatar di anon1ma