Che annata, quella dei 18!

“Matematica vuole che 18! (diciotto fattoriale) sia uguale a 1*2*3*4*5*6*7*8*9*10*11*12*13*14*15*16*17*18 = 640237370600000 circa…” No, forse ho sbagliato paragrafo…
“L’annata del ’18 non fu buona per la produzione di vini nel Monferrato, che vide il crollare il consumo…” Non ci siamo ancora…
“jessytherebel sta per compiere gli anni…” Sì, è questo!!

Dicevo, i miei cari e amati 18 anni stanno volgendo al termine e non mi sembra vero. Cioè, a conti fatti è anche giusto che sia così, ma si sta tanto bene con diciotto anni sulle spalle… Anzi è proprio bello dire di averne diciotto! Salvo mostrarne quindici anche se vestita da cerimonia… Va beh, meglio così che il contrario.

Questo articolo serve dunque – specialemente a me che tendo a dimenticare in fretta le cose – a ricordare tutte le avventure e le imprese compiute nell’anno della maturità *sospiro malinconico* sono tremenda!

Partiamo dunque con l’elenco. Innanzitutto ecco alcuni successi scolastici:
– Io ho dato la maturità e a me hanno dato un bel 100!
– Ho preso la patente ( e mi sono salvata in corner dalla bocciatura alla pratica >.< )
– Mi sono immatricolata all’Università degli Studi di Torino nel corso di Chimica e Tecnologie Chimiche, ricevendo come premio dall’audience un quantitativo spropositato di “Tu sei matta” (Grazie, lo sapevo già)

E un paio di successi lavorativi…
– Insieme alla mia collega, nonchè amica, sono riuscita nell’impresa di intitolare la minuscola biblioteca del nostro paesello *yuppie*
– Come lavoro retribuito ho iniziato a dare ripetizioni di inglese, chimica e matemica, e ho scoperto di essere in grado di insegnare le cose e farmi capire

Ecco qualche esperienza che ha a che vedere con il quotidiano…
– Ho partecipato al primo matrimonio della mia vita. E penso di essere un mostro, ma non mi sono nemmeno emozionata – mentre mia cugina, di fianco a me, era paragonabile ad una fontana.
– Per ovviare alla solitudine sono uscita di casa senza dire a nessuno dove sarei andata e mi sono sparata 7 km di strada in bici con la sola compagnia di chiavi di casa e cellulare.
– Ho avuto una relazione a distanza e ho imparato che è bene non ripetere l’esperienza una seconda volta.
– Sono rimasta un’ora ferma sul balcone a prendere il sole e alla fine dell’estate sembravo persino abbronzata!
– Tra tagliare la legna e scaricare i sacchi di pellet non mi sono fatta mancare nulla!
– Sono andata al primo concerto della mia vita (One Republic) e anche ad altri due (Pentatonix e Lindsey Stirling)
– Sono andata fino a Milano da sola e ho preso il primo taxi della mia vita! Ho visto il Duomo e anche i borseggiatori in galleria.
– Sono andata e tornata da Ginevra nello stesso giorno per visitare il CERN *ammmore*

Ma soprattutto voglio ricordare gli ultimi giorni da diciottenne come quelli in cui ho salvato il mio regalo di compleanno in corner: sono riuscita ad evitare di entrare nell’ennesimo noiosissimo negozio di vestiti, e ho messo piede nel meraviglioso negozio di Verde Strumenti Musicali.
Reprimi anche tu un briciolo di femminilità: fai uscire la musica che c’è dentro di te.

E poi a conclusione di tutto ciò, vorrei fare un po’ di  saluti svariate persone che mi hanno accompagnato in questi anni:
I miei genitori che sono il meglio che potessi desiderare
Le maestre e i professori che hanno saputo rendere interessante la scuola
La sorella o il fratello che non ho mai avuto, così nessuno mi ha mai rotto le scatole almeno a casa
La squadra di pallavolo in cui ho conosciuto Gemma, ragazza dal cuore grande e dalla grande sensibilità, venuta faccia a faccia con me in un giorno di settembre dopo mesi di monitoraggio informatico in cui c’era solo competizione e poi una volte conosciute veramente è stata solo amicizia. L’unica che comprende la bellezza degli skaters in piazza Castello, delle canzoni rock ascoltate sul treno e di quelle cantate a Dora, del mio inedito, delle cover di Glee e di tanti dettagli che nessun altro sembra notare…
Mattia, che tra una litigata e l’altra è diventato il mio migliore amico e il miglior compagno di banco che io abbia mai avuto, tanto che mi dispiace non andare più a scuola con lui e vederlo spesso, che tra gli impegni di uno e dell’altra è già tanto se ci becchiamo una volta al mese. Ma la nostra amata parodia di We are never getting back together continuerà a vivere anche fuori dai banchi di scuola e sarà per sempre nostro cimelio storico 😛
Giulia, che ho conosciuto all’età di tredici anni e ho ritrovato a diciassette, dentro un locale di sei metri per otto in cui ne abbiamo dette e fatte di tutti i colori; le uscite alle Gru, tutti i gelati presi e i tubetti di acrilico comprati, le canzoni cantate in strada e quelle ascoltate dal pc, le sfilate della filarmonica e le storie su mio cugino, un cervello in due.
Erika, da tre settimane compagna di avventure in università e anche fuori, tra risate sul tram e corse in stazione, treni che partono senza di noi, cornetti alle sette di sera e pranzi coi panini nei luoghi più improbabili. Il freddo in aula magna, gli incontri casuali sui mezzi… per due anni minimo sarà così praticamente tutti i giorni.

E ora, se non vi dispiace, mi preparo a vivere gli ultimi quattro giorni e mezzo da diciottenne… Ritornerò con un anno in più!!

Che annata, quella dei 18!ultima modifica: 2015-10-25T14:53:57+01:00da jessytherebel
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